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martedì 16 dicembre 2014

Hanno detto ... ...

GIULIETTO CHIESA, giornalista arrestato in Estonia, da sempre filo russo: che la Russia fosse sovietica o che sia -come oggi- nazionalista

Rispondendo dal suo Blog a un lettore, pochi giorni fa, spiegava: «Putin è accusato di tutte le nefandezze. Prima, quando era molto amico dell'Occidente, nessuna accusa. Adesso, da quando difende gl'interessi nazionali della Russia, è diventato un dittatore da eliminare. Che sia stato lui a fare uccidere la Politkovskaja è una accusa senza il minimo fondamento. 
Che in Russia si uccidano i giornalisti perché fanno il loro mestiere è vero. Da noi si sono uccisi magistrati per decenni. Negli Stati Uniti la polizia spara sui neri, anzi sui bambini neri. Ma il livello degli scandali occidentali è manovrato politicamente. Per cui il pubblico "vede" le nequizie russe (tutte addebitate al "dittatore") ma non vede quelle occidentali, che vengono dimenticate. Diritti umani? In Russia la pena di morte non c'è più, negli USA c'è ancora. In America c'è meno libertà religiosa che in Russia. I gay esistono e vivono normalmente, né meglio né peggio che in Italia. Sono visibili e non si nascondono affatto. Non è considerato giusto consentire matrimoni gay e tanto meno adozioni. Ma queste sono opinioni largamente maggioritarie in Russia e anche in Europa e, dunque, compito di un dirigente politico è tenere conto dei sentimenti popolari prevalenti. Si può dissentire dall'opinione popolare e introdurre norme che si ritengono più progressiste, ma questo lo devono decidere i russi e non noi. Altrimenti ci arroghiamo diritti che mai consentiremmo ad altri. Insomma la nostra presunzione è senza limiti e il nostro senso della storia e il rispetto per la storia altrui sono molto bassi».

MASSIMO FRANCHI, giornalista
Olimpiadi . Il premier annuncia la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. A due setimane dall’inchiesta "mafia capitale" un fiume di 6 miliardi di euro si riverserà sulla città. E tutti applaudono. Il numero uno del Coni Giovanni Malagò era a capo dei Mondiali di nuoto 2009. Finiti fra scandali, arresti e opere incompiute. Alemanno presentò il progetto per Roma 2020: voleva costruire il Villaggio olimpico in una zona a rischio esondazione

SILVANO MINIATI, già sindacalista
Per mesi siamo stati sommersi da slogan ad effetto che cercavano di convincerci che il semestre di presidenza italiana dell’Europa avrebbe portato vantaggi certi e soprattutto una ventata di ottimismo per il futuro dei cittadini italiani. Un periodo che avrebbe consentito di dare corpo al nostro impegno per “cambiare verso”. Nessuno attendeva o pretendeva ovviamente miracoli. Ma quando assistiamo alle prime cerimonie per il passaggio del testimone all’Inghilterra viene spontaneo domandarci quando il semestre sia davvero iniziato e quali risultati abbia dato.

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