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lunedì 22 settembre 2014

Rifiuti Solidi Urbani. La raccolta differenziata da motivo di merito sta per diventare un obbligo di legge

Ieri abbiamo visto, grazie ad alcune foto, come nel nostro piccolo paesino esiste gente che preferisce sporcare le strade di accesso al centro abitato buttando i sacchetti di plastica e le bottiglie pure esse di plastica lungo i bordi delle strade provinciali e comunali piuttosto che dedicare un poco del proprio tempo per curare la raccolta differenziata dei rifiuti e conferirla al Servizio preposto.

Il problema dei rifiuti è grosso (per la pessima gestione dei Comuni, degli Ato e per le pesanti cartelle esattoriali) e adesso sta per arrivare con la legge Collegato ambientale alla Legge di Stabilità l'obiettivo della raccolta differenziata al 65%, che accomuna tutti i Comuni italiani, da raggiungere entro dodici mesi dall'approvazione della legge stessa, cioé entro la fine del 2015. Non solo, lo stesso comma prevede «la responsabilità contabile a carico delle amministrazioni inadempienti per il mancato raggiungimento degli obiettivi».
Sostanzialmente scatteranno sanzioni dirette a sindaci e giunte, a partire dal 2016. Perché ad oggi i Comuni che riescono a raggiungere la quota del 65% di differenziata si contano sulle dita di poche mani (qualcuno sostiene che la media nazionale sia del 44%). 
Un ritardo per cui già oggi si paga una sanzione che vale circa 10 milioni su base regionale.
Ma la possibilità che lo Stato "punisca" direttamente i comuni e gli amministratori non va certo giù ai sindaci, che infatti hanno subito lanciato un grido d'allarme attraverso l'Anci.
A nostro parere il giro di vite serve.

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