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lunedì 22 settembre 2014

I PROTAGONISTI DELLA FESTA DELLA MADONNA DELLA FAVARA di Calogero Raviotta

Comitato o "deputazione" della festa

Per organizzare eventi di interesse generale (feste religiose, manifestazioni sportive, culturali, sociali, ecc.), sia occasionalmente sia per ricorrenze periodiche, viene costituito solitamente un comitato, che si prende cura degli adempimenti necessari per la buona riuscita dell'iniziativa. Per la festa della Madonna della Favara, celebrata solennemente dal 1660 ogni anno l'otto settembre, il Comitato (o Deputazione)  solitamente viene costituito tra la fine di luglio e la prima decade di agosto  per programmare la raccolta dei fondi e le manifestazioni da realizzare (illuminazione, fuochi d'artificio, spettacoli, adempimenti vari).
Di seguito vengono riportate alcune notizie su alcuni comitati costituiti per la festa dell'otto settembre o per altre iniziative riguardanti comunque la statua e la vara della Madonna della Favara, che possono essere considerati molto interessanti e significativi nel contesto della storia religiosa di Contessa Entellina.

Comitato per la grata della Madonna del Muro o Madonna della Favara (anno 1650)
Il più antico comitato, di cui si ha riscontro documentato, riguarda la costruzione di una grata per proteggere l’immagine della Madonna della Favara, quella trovata vicino alla sorgente Favara, custodita in una nicchia della cappella costruita a tal scopo. L'immagine fu trovata dai primi Albanesi che si stabilirono nella contrada Musgat del casale Contessa, vicino alla sorgente o torrente Favara, tra le rovine dell'antico villaggio San Nicola, distrutto da una frana nel secolo XIV (blog del 20 gennaio 1914 "Motra Paola e Muzgat" e del 18 febbraio 2014 "Madonna Favara Odigitria").
Secondo l'atto, redatto dal notaio Pietro Schirò il 20 marzo 1650, a Giuseppe Di Lorenzo, artigiano intagliatore di Chiusa Sclafani, fu commissionata una grata di legno di noce, alta nove palmi, da un comitato di contessioti, costituito da Antonino Musacchia fu Teodoro, Aloisio Vitagliota, Giovanni Chetta, Pietro Chetta, Andrea Schirò, Biagio Xiammira e Giovanni Franco.

 Comitato per la statua della Madonna della Favara (anno 1651)
La statua della Madonna della Favara è stata scolpita da Benedetto Marabitti,  artista di Chiusa Sclafani, nel 1652 come risulta dal contratto, redatto dal notaio Pietro Schirò, sottoscritto il 10 settembre 1651 dal medesimo e dai membri di un Comitato costituito dai contessioti  Simone Zamandà, Pietro Sciammira, Luca Vitagliota, sac. Don Leonardo Rizzo, Simone Schirò, Marco Duci, Mario Mustacchia, Domenico Lala, Francesco Lombardo, Gaspare Ferlito, Bartolomeo Mustacchia, papas Don Demetrio Diamante (vicario foraneo e parroco greco dal 1650 al 1652). La statua di legno di salice, alta sei palme e mezzo, con zoccolo e sgabello dorati,  fu pagata 32 onze e consegnata il 30 giugno 1652.

Comitato per la costruzione della vara della Madonna della Favara (anno 1837)
Il Comitato costituito dal parroco Spiridione Lojacono  il 10 settembre 1837 per la festa del 1838 fu incaricato anche di provvedere alla costruzione di una vara ed era composto da: don Giacomo Parrino, Don Giuseppe Plescia, signor Giovanni Cuccia, papas Spiridione Lojacono.
Il Comitato della festa del I838 dedicò particolare impegno alla raccolta dei fondi necessari sia per la costruzione della nuova vara sia per le manifestazioni previste per la festa dell'8 settembre.
Furono raccolte offerte in denaro ed in  natura in tutto il territorio di Contessa, sia nel centro abitato che presso le case sparse nei feudi.
Furono raccolte complessivamente 321 onze, importo interamente utilizzato per la vara e per la festa, come documentato dettagliatamente nella nota compilata di papas Spiridione Lojacono e datata  31 ottobre 1838.
I documenti sopra citati riportano l'elenco dettagliato delle spese sostenute per la festa dell'8 settembre 1838, il cui importo complessivo fu di circa 26 onze. Le singole voci di spesa riguardano principalmente la banda musicale (2 onze e 15 tarì), mortaretti (circa 6 onze), giochi pirotecnici, cera, compenso al sagrista, materiale vario per la Vara, ecc..
Nel 1838 la festa della Madonna fu celebrata con particolare solennità perché, per la prima volta, la statua fu portata in processione su un nuovo fercolo, la VARA, costruita appunto in tale anno a Palermo e consegnata ai primi di settembre a Contessa.
Nell'archivio della parrocchia greca è conservata la documentazione che descrive dettagliatamente la festa e la costruzione della VARA.

Comitato per il restauro della statua (1978) e della vara  della Madonna della Favara (1984)
Un Comitato costituito da alcuni fedeli della parrocchia latina nel 1978 ha promosso una raccolta di fondi per il restauro della statua della Madonna della Favara, arrestandone il notevole e progressivo degrado con un tempestivo e adeguato intervento.
L'Associazione culturale "Nicolò Chetta", considerando il restauro della VARA come avvenimento storico-culturale locale più importante del 1984, in collaborazione con le      parrocchie, ha organizzato il primo maggio 1984 una processione straordinaria con la vara e la statua della Madonna della Favara ed una giornata culturale, con conferenze e mostra nell'aula consiliare, per far conoscere:
-    l'importanza ed il valore storico-artistico della VARA (soggetta alla tutela della Soprintendenza       alle      Gallerie ed alle opere d'Arte della Sicilia);
-    il valore morale e religioso che la VARA riveste nell'animo  dei Contessioti;
-    la sensibilità e l'attenzione dimostrata dai due enti che   hanno erogato i fondi necessari per il            restauro della VARA (Comunità Montana di Corleone e Camera di Commercio di Palermo);
-    l'operosità, lo zelo e la tenacia di papas Cola Bufalo che ha curato tutti gli adempimenti necessari      per realizzare il restauro (autorizzazioni, relazioni tecniche, fondi, ecc..), non scoraggiandosi di             fronte alle difficoltà sorte;
-    la competente relazione tecnica dell'arch. Maria Cusenza di Sambuca di Sicilia e l'intervento di         restauro effettuato con perizia e  competenza professionale dai fratelli Russotto, artigiani di         Bisacquino.
Del comitato organizzatore hanno fatto parte: papas Nicola Bufalo, architetto Marisa Cusenza, dott. Calogero Raviotta, Gioacchino Montaleone e Glaviano Andrea.
           
Situazione recente e attuale
In merito al Comitato per la festa dell'otto settembre negli ultimi decenni, fermo restando il diritto del parroco greco di nominarne i componenti e di presiederlo, ogni anno si sono adottate delle varianti, assecondando delle indicazioni dell'Eparca, per assicurare la presenza nel comitato anche di membri della parrocchia latina: nel 2007 il comitato era formato da 7 membri della Congregazione di S. Giuseppe e sette membri della Congregazione della Madonna della Favara.
L'attuale parroco greco, nella composizione del Comitato per la festa dell'otto settembre recentemente ha ritenuto opportuno provvedere direttamente alla nomina dei componenti, senza condizionamenti e interferenze, tenendo presente principalmente l'aspetto religioso della festa della Madonna.

Bolla vescovile del 18 agosto 1660 che autorizza la solenne processione dell’otto settembre.
Franciscus Episcopus, Nos D. Prospero Napolis Vicarius Generalis,
Dilectissimis Nobis in Cristo filiis Rectoribus Venerabilis Ecclesiae Sanctae Virginis Mariae Gratiarum della Favara Terrae Comitissae salutem.
Siamo stati supplicati e per Noi provvisto come siegue:
Ecc.mo e Rev.mo Signore. Li rettori ed altri devoti della Venerabile Chiesa di Nostra Signora delle Grazie, decta della Favara, della Terra di Contessa, esponino a V. E. che essendo solito ogni anno all’otto di settembre celebrarsi la Festività di detta Nostra Signora, la sera di detto giorno si ha fatto la processione conducendosi la miracolosa et Santa Immagine et così desiderano continuare  ogni anno in perpetuum et non ponnu farlo senza la licenza e ordine di V. E., umilmente supplicano resti servita concederci la così  solennizzarsi ogni anno detta Festa come infatti la processione di detta Sacra Santa Immagine di nostra Signora sempre Vergine, che il tutto bramano dalla sua benigna mano gratis.
Agrigenti die 18 augusti 1660.
Ex parte Ecc. mi et Rev. mi Domini Episcopi Agrigentini fuit provisum et mandatum quod S. T. D.r D. Joseph Labiso assessor videat et referat. Or da facta relatione predicta S. E. Reverendissima providet et mandat quod concedatur licentia et espediantur Bullae. Per esecuzione della quale nostra preinserta provista a Voi Rettori et altri devoti della Venerabile Chiesa di Nostra Signora della Gratia detta della Favara della Terra della Contessa supplicanti concediamo licenza et facultà di solennizzare ogni anno in pepetuum la festa di detta nostra Signora  all’8 settembre, giorno che si have per il passato solennizzato con potersi fare la processione e condursi l’immagine nel preinserto memoriale expressata per detta terra.
Comandando a codesto Rev. Arcprete et Clero che vogliano loro intervenire a detta processione, sotto pena a noi ben vista et parimenti al Rev. Vicario ed altri ministri nostri sudditi che tanto vogliano fare eseguire et osservare senza darli impedimento né molestia alcuna per quanto la gratia di monsignor Eccellentissimo stimano cara et sotto pena di onze 50 per ogni contravventore applicanda in opere pie.
Datum Agrigenti in Episcopali Palatio die 18 augusti 1660.
D. Prosperus Napoli Vic. Gen. 
D. Ioseph Labiso Assessor.
D. Petrus Plazza Magister Notarius.


(Otto settembre II - Continua) Calogero Raviotta 

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