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sabato 20 settembre 2014

GIORNATA della CULTURA 2014 dedicata a papas Matteo Sciambra ... ... di Calogero Raviotta

sacerdote, parroco, docente universitario, studioso della cultura arbëreshe.

A Contessa Entellina, nella ricorrenza del I centenario della sua nascita (1914 - 2014),  il 31 agosto la "Giornata della Cultura 2014", organizzata dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con l'Associazione "Nicolò Chetta" ed il Centro Culturale Parrocchiale, è stata dedicata al concittadino papas Matteo Sciambra.
La giornata è stata caratterizzata da tre momenti significativi (uno religioso, uno di informazione ed uno culturale).  Al termine della Divina Liturgia, celebrata nella parrocchia greca da papas Jani Stassi alle 11,30, presenti familiari e molti fedeli, è stata ricordata la sua missione sacerdotale svolta in Seminario e nelle parrocchie dell'Eparchia di Piana degli Albanesi. Alle ore 18 nell'aula consiliare comunale, presenti molti concittadini, familiari ed i rappresentanti delle istituzioni locali, vari interventi e relazioni  hanno presentato vita e opere di papas Matteo. Dopo le parole di saluto e di benvenuto rivolte dal sindaco dott. Sergio Parrino ai presenti, l'assessore alla Cultura Giovanna Schirò ha ricordato brevemente la istituzionalizzazione della "Giornata della Cultura", che ogni anno dal 2011 viene organizzata col patrocinio della Amministrazione comunale per far conoscere peculiari aspetti del patrimonio culturale locale o personaggi, noti e meno noti, di Contessa che si sono distinti in campo sociale, culturale, ecclesiastico, scientifico, religioso, ecc. Le tre edizioni precedenti sono state infatti dedicate a: la I (4 settembre 2011) a PIA SCHIRO’, insegnante e sindaco, nel 20° anniversario della sua morte, avvenuta il 30 Agosto 1991 ed inoltre a “Scrittori, poeti e artisti di Contessa”  con una mostra al Centro Culturale Parrocchiale; la II (6 settembre 2012) al concittadino padre Lorenzo Tardo, jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata, studioso di Melurgia bizantina, al quale l'Amministrazione comunale ha anche intitolato la Biblioteca comunale; la III  (primo settembre 2013) al "Patrimonio iconografico" di Contessa (icone, iconostasi e iconografi), nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell'iconostasi della chiesa del Purgatorio, costruita dall'artigiano Rosario Colletti di Bisacquino e benedetta dal vescovo mons. Giuseppe Perniciaro il 18 agosto 1963.
Il dott. Calogero Raviotta, presidente dell'Associazione Culturale "Nicolò Chetta" ha ricordato l'attività svolta dall'Associazione dal 1982 per far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale locale con varie iniziative (pubblicazioni, convegni, mostre, conferenze, ecc.). Il prof. Emerito dell'Università di Palermo, prof. Ignazio Parrino, ha illustrato con una dotta e molto seguita relazione la "Posizione di papas Matteo Sciambra nella cultura arbëreshe". Papas Nicola Cuccia, parroco di S. Nicolò dei Greci di Palermo (La Martorana), ha richiamato l'attenzione sull'originale  studio di papas Matteo "I canti liturgici tradizionali greco-albanesi delle Colonie della Sicilia: raccolta, studio e trascrizione", opera pronta per la pubblicazione rimasta purtroppo finora nell'archivio di famiglia, per la improvvisa e prematura morte dell'autore. Papas Nicola Cuccia, considerando l'importanza e la preziosità del manoscritto, che ha potuto esaminare, ha rilevato che l'opera merita di essere pubblicata e conosciuta, come preziosa testimonianza di un peculiare aspetto del patrimonio melurgico e liturgico delle Comunità siculo-albanesi ed ha concluso l'intervento che questo suo auspicio possa trovare una meritata attenzione dall'Eparchia di Piana degli Albanesi.
A conclusione dell'incontro viene comunicato che al Centro Culturale Parrocchiale (piazza Umberto I), per la "Giornata della Cultura 2014" è stata allestita una mostra fotografica e documentale dedicata a: Vita ed opere di papas Matteo Sciambra; Chiese urbane e rurali nel territorio di Contessa Entellina; Edicole votive urbane e rurali nel territorio di Contessa Entellina; opere d'arte della chiesa e del  Monastero di S. Maria del Bosco.

PAPAS MATTEO SCIAMBRA, nato a Contessa Entellina, colonia italo-albanese della Sicilia, il 30 gennaio 1914, come seminarista frequenta il ginnasio-liceo della Badia Greca di Grottaferrata e quindi i corsi di filosofia e teologia, come alunno del Pontificio Collegio Greco, presso il Pontificio Istituto Angelicum di Roma.
E' ordinato sacerdote di rito bizantino a Piana degli Albanesi il 16 gennaio 1938, giorno della proclamazione del decreto di istituzione dell'Eparchia e della consacrazione del primo suo vescovo.
Inizia la sua missione sacerdotale  presso il Seminario Greco-Albanese di Palermo, di cui è stato uno degli ultimi Superiori: nell'ottobre 1938 ministro di disciplina e vice-cappellano della Parrocchia greco-albanese di Palermo; nel 1940 vice-Rettore del Seminario e cappellano della Parrocchia, con l'incarico anche di docente di lingua greca e albanese, di canto in qualità di protopsaltis e di formazione degli alunni di vocazione tardiva; nel 1957 gli viene affidata la parrocchia S. Nicolò dei Greci (La Martorana) di Palermo. 
Dopo aver frequentato il corso di studi di indirizzo classico nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Palermo, nel dicembre del 1952 consegue la laurea col massimo dei voti e la lode, con una tesi sull'Ufficiatura della Passione di N. S. G. C. nell'Orthros del Giovedì Santo. Nominato assistente volontario della Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese dell'Università di Palermo, incarico tenuto fino al 1961, svolge corsi di grammatica e filologia speciale italo-albanese collaborando contemporaneamente ai corsi di filologia bizantina, per i quali redige un sistematico trattato propedeutico in dispense sulle forme della vita ecclesiale e religiosa bizantina, sulla liturgia ed i testi liturgici  ed i principali testi patristici ed innografici. Nel 1961 è nominato assistente straordinario della Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese e nell'ottobre del 1966 gli viene affidato l'incarico della Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese presso la Facoltà di Magistero nella medesima Università.
I suoi lavori e le sue ricerche inizialmente sono finalizzate  alla valorizzazione delle tradizioni delle comunità albanesi di Sicilia ed a tal scopo raccoglie materiale lessicale di Contessa Entellina (uno schedario ricchissimo) e materiale musicale che documenta melodie tradizionali liturgiche delle varie parrocchie dell' Eparchia (trascrizione in notazione moderna di circa 450 pagine musicali, con tutti i canti d'uso in tutte le funzioni e circostanze e le loro varianti, di cui gran parte finora non risulta trascritta in raccolte manoscritte).
Con grande impegno si dedica anche all'approfondimento non solo della lingua albanese parlata nelle diverse comunità italo-albanesi ma anche dell'albanese moderno. Molto interessanti i suoi scritti su tematiche arbëreshë: personaggi, opere di poeti e scrittori, istituzioni culturali, religiose  ed ecclesiastiche, vari aspetti del peculiare patrimonio culturale, ecc.
Per questa originale esperienza e formazione culturale papas Matteo è  nominato prima de jure membro del Consiglio del Centro Internazionale di Studi Albanesi di Palermo, poi vicedirettore di esso. I risultati dei suoi studi vengono resi noti alla comunità scientifica sia con varie pubblicazioni (monografie, articoli, …) sia con relazioni e comunicazioni a convegni e congressi nazionali e internazionali.
Meritano particolare attenzione infine i manoscritti, che documentano i risultati dei suoi studi e delle sue ricerche, non pubblicati per la sua improvvisa scomparsa. Papas Matteo Sciambra muore infatti prematuramente a S. Lorenzo di Parabiago, in Lombardia, il 30 luglio 1967.
In considerazione della sua attività scientifica e dell'ottimo risultato delle  prove orali sostenute, l'apposita Commissione ministeriale nel maggio 1967 lo ha dichiarato all'unanimità, per i suoi contributi numerosi, importanti e originali, alla cultura albanese, abile alla libera docenza in Lingua e Letteratura Albanese. Della Commissione facevano parte  prof. Tagliavini, ordinario di Glottologia di Padova (Presidente) prof. Schirò Giuseppe,  ordinario di filologia bizantina dell'Università di Roma (relatore), Ernesto Koliqi, ordinario di Lingua e Letteratura Albanese dell'Università di Roma, prof. Giuseppe Valentini, ordinario di Lingua e Letteratura Albanese dell'Università di Palermo, prof.Luigi GiacomoMarlekaj O.F.M. , incaricato di Lingua e Letteratura Albanese dell'Università di Bari (segretario).
Il decreto del Ministero per la Pubblica Istruzione, che gli  conferì formalmente e "alla memoria" la "Abilitazione alla libera docenza in Lingua e Letteratura Albanese"  è datato 14 settembre 1968.

Relazioni e comunicazioni di papas Matteo Sciambra a congressi e convegni scientifici
1954 -    Congresso Internazionale di Studi Albanesi di Palermo (comunicazione "Raccolta del materiale dell'area dialettale dell'Albanese a Contessa Entellina", che gli valse l'incarico ufficiale da parte del Congresso di curare e pubblicare il materiale secondo i criteri già da lui seguiti;
1957 -    Congresso di studi Orientali di Palermo (comunicazione "I canti liturgici patrimonio di rilevante valore delle comunità greco-albanesi di Sicilia");
1957 -    I Congresso Internazionale di dialettologia di Lovanio-Bruxelles (comunicazione "Stato attuale della paarlata albanese di Contessa Entellina");
1958 -    I Congresso di Studi Siculo-Orientali di Palermo (comunicazione "Provenienza dei canti liturgici degli Albanesi di Sicilia");
1965 -    Congresso Nazionale di Studi Bizantini di Ravenna (comunicazione "Struttura dei canti della tradizione melurgica delle comunità greco-albanesi di Sicilia");
1965 -    IV Congresso Internazionale di Studi Albanesi di Palermo (relazione "evoluzione del linguaggio e del pensiero di Giuseppe Schirò dalla I alla II edizione del ").

Pubblicazioni di papas Matteo Sciambra
1954 - "Osservazioni e rilievi da una visita alle colonie siculo-albanesi negli Stati Uniti" (articolo);
1963 - "Sul Monte delle rose - poema inedito albanese di Fr. Crispi-Glaviano, con introduzione e commento" (Centro Internazionale di Studi Albanesi - Palermo);
1963 - "Indagini storiche sulla Comunità greco-albanese di Palermo" (raccolte in volume da cinque puntate pubblicate dal Bollettino della Badia Greca di Grottaferrata del 1962\63\64);
1964 -     "Di alcune lettere inedite di Girolamo De Rada e Demetrio Camarda (art.);
1964 -  La "Dottrina Cristiana" albanese di Luca Matranga, edizione critica, con introduzione e commento (vol. in "Studi e Testi" della Biblioteca Vaticana);
1965 -    Le epigrafi sepolcrali albanesi esistenti nella chiesa - madre di Palazzo Adriano (art.);
1964 - Lo stato attuale della parlata albanese di Contessa Entellina (art.);
1964 - Struttura dei canti della tradizione melurgica delle Comunità greco-albanesi di Sicilia (Rivista di Studi Bizantini e Neoellenici - Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici - Università di Roma, 1964).
1965 - Bogdanica -  "Studi su Pietro Bogdani e l'opera sua - vol. II; saggio sul lessico scientifico e culturale dei Bogdani" (Centro Internazionali di Studi Albanesi - Palermo); Casa Editrice prof. Riccardo Pàtron, Soc. A. S.  - Bologna, 1965;
1966 -    Evoluzione del linguaggio e del pensiero di Giuseppe Schirò dalla I alla II edizione del "Te dheu i huaj" (Annuario 1965\1966 del Centro Internazionale di Studi Albanesi - Palermo);
1966 -    La Cattedra di Lingua e Letteratura Albanese nell'Università di Palermo (Annuario 1965\1966 del Centro Internazionale di Studi Albanesi - Palermo;);

Pubblicazioni in preparazione nel 1967
* Bogdanica, vol.I - "Biografia del Bogdani e relativa documentazione" (in gran parte inedita, dall'archivio della S.C. di Propaganda Fide);
* Idem vol. III - Studio sulla poesia e sulla struttura della prosa del Bogdani;
* P. M. Parrino scrittore siculo-albanese (vol. in corso di stampa);
* L' Amministrazione ecclesiastica in Albania nei secoli XIV e XV;
* Quadro dell'evoluzione della cultura siculo-albanese e del suo momento nella storia culturale generale  albanese;
* Continuazione delle "Indagini storiche….." (come sopra);
* I canti liturgici tradizionali greco-albanesi delle Colonie di Sicilia - Trascrizione e introduzione (pronto per la stampa).

Per incarico del Comitato per la celebrazione scientifica del V centenario della morte di Giorgio Castriota Skanderbeg, dal 1967 svolge ricerche e trascrizioni di documenti (Archivi Segreti del Vaticano e Archivi di Stato) per un  corpus  che costituirà un volume di "Studi e Testi" della Biblioteca Vaticana.
Calogero Raviotta

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