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martedì 30 settembre 2014

Sapori di Sicilia (1)

Ci viene chiesto di riportare sul Blog ricette tipiche della cucina (e soprattutto pasticceria) contessiota. 
A chiedercelo sono discendenti di contessioti di altre generazioni che vivono in Canadà e pure altrove.
Noi avvieremo una ricerca su qualcosa di specifico che caratterizzi il nostro territorio. Per intanto lanciamo una ricerca (o meglio un invito) mediante il Blog fra i lettori che dispongono di questo tipo di informazione.

Siccome ipotizziamo che la cucina e la pasticceria locale non si discosti da quella siciliana avvieremo una serie di rubriche sui "Sapori di Sicilia" che inglobi possibilmente i "sapori contessioti".

Ciò che riusciremo a scrivere sul blog farà arrivare in terre lontanissime i profumi ed i sapori della nostra isola.
Sicuramente i nostri lettori con origini contessiote che vivono lontano avranno saputo dai loro genitori e dagli antenati della pasta con le sarde, la caponata, le cassate. 
La gastronomia della nostra isola è ricca di mille altre espressioni. Proveremo quindi, con l'aiuto di chi vuole darci una mano, ad aprire -pure su questo filone- il dialogo con le  tantissime persone che possiedono origini contessiote e che vivono in ogni angolo del mondo. 
Non trascureremo l'alimentazione più specificatamente "contadina", fatta a base di verdure e prodotti della terra. Anzi forse è giusto iniziare da questo genere, ossia dall'alimentazione più diffusa sulle tavole dei contessioti sicuramente fino al periodo del terremoto (gennaio 1968) e tuttora abbastanza dominante.
Nella nostra zona sempre si sono privilegiate le risorse del territorio; ecco perchè esistono ancora oggi ingredienti e metodi di cottura che evocano civiltà antichissime (greci, arabi, romani) e usi alimentari di popoli che nei secoli hanno dominato l'isola.
Il patrimonio gastronomico siciliano, e quindi contessioto, è un patrimonio "contaminato" da tante culture e da tanti apporti.

Saremmo felici se questa rubrica, in queste righe solo tratteggiata, trovasse collaboratori stabili o occasionali che trasmettessero lo spirito di quanto tanti lettori che si sentono "contessioti" vorrebbero ritrovare.

Contessa Entellina. Tarsu/2008 e sospensione dei ruoli

Sembrerebbe che una schiarita sulla vicenda degli avvisi di intimazione che in questi giorni stanno raggiungendo -mediante il postino- le famiglie contessiote stia per arrivare.
La Segreteria del Comune ha fatto sapere infatti che sono state date precise istruzioni all'esattoria (Riscossione Sicilia SpA) finalizzate alla sospensione della riscossione dei ruoli Tarsu/2008 nei confronti di quei contribuenti che nell'udienza della Commissione Tributaria Provinciale di Palermo del 5 dicembre scorso hanno avuto riconosciuta la legittimità delle eccezioni sollevate col ricorso a suo tempo presentato con l'assistenza della Camera del Lavoro-Cgil e della Federconsumatori.
Il Comune avrebbe formalmente chiesto la sospensione della riscossione nei confronti di tutti i 193 contribuenti, quanti sono stati i ricorrenti.

I contribuenti che finora hanno ricevuto l'avviso di intimazione è bene comunque, secondo il consiglio della locale Camera del Lavoro-Cgil, che rimettano nelle forme di legge (lettera raccomandata, fax etc.) all'esattoria la copia della sentenza con cui la CTP di Palermo ha annullato la originaria cartella. 
Copia della nota di trasmissione, per conoscenza, va inviata pure al Comune.

La tensione a Hong Kong resta alta e ... ha molto da insegnare a noi italiani

Nonostante ieri il governo abbia annunciato il ritiro della polizia antisommossa - invitando i manifestanti a liberare le strade - decine di migliaia di studenti e cittadini di Hong Kong hanno comunque occupato pacificamente il centro, dopo giornate di violenze e di arresti che avevano fatto temere il peggio.
Il ministero degli Esteri cinesi ha avvertito Stati Uniti e altre nazioni di non immischiarsi negli affari di Hong Kong perché le proteste sono una questione interna. 

Noi italiani dovremmo saper leggere quanto sta accadendo in quella parte del mondo: gli studenti chiedono che le elezioni siano libere, ossia che ogni associazione politico-culturale possa scegliere i propri candidati e possa partecipare alle elezioni.
Il governo, invece, pretende che i cittadini scelgano gli "eletti" da mandare in Parlamento fra i candidati che esso governo propone. Una scelta dall'alto.
Il governo cinese somiglia tanto a Berlusconi e compari segretari di partiti italiani che per anni ci hanno condotto alle urne col  un sistema che ha fatto scegliere i "candidati"  ad essi medesimi.

I cinesi che protestano sono -a quello che pare- più avanti culturalmente degli italiani che sanno ... ubbidire al Berlusconi di turno che ci propone centinaia di Scilipodi nelle liste.


Brevi cenni sul dibattito di ieri alla direzione Pd

Articolo 18
La vecchia guardia, ex comunista, difende
strenuamente lo Statuto dei Lavoratori, una legge
che quando fu varata (si era col primo centrosinistra) essi
NON VOTARONO, perchè
era una legge di marca "socialista".
La "vecchia guardia" oggi è divenuta più
socialista dei socialisti ? oppure cerca
una via per liberarsi di Matteo Renzi ?
La linea di riforma di Matteo Renzi parte proprio da quell’articolo 18 che a tanti appare come un tabù, ma anche sulla riforma del mercato lavoro. Sull’art.18 ha proposto di lasciare in vita la discussa norma solo 
-in caso di licenziamento discriminatorio e disciplinare (quest’ultimo caso mai citato finora)
e per quanto riguarda il dialogo con le ‘parti sociali’ ha proposto un tavolo di confronto con i sindacati.

TFR
Nel dibattito che tiene animata la vita del Pd, ieri, si è inserita anche l’idea lanciata da Renzi di corrispondere il 50% del Tfr (la buonuscita) subito in busta paga. 
Una ipotesi che ha raccolto molti no, a partire da Confindustria, che sottolinea la complessità di applicazione di una misura di questo genere. 
Contraria si è immediatamente pronunciata anche la leader della Cgil Susanna Camusso mentre c’è chi più semplicemente obbietta che la tassazione sul Tfr è più bassa, quindi più conveniente per il lavoratore. 

Col TFR in busta a guadagnarci sarebbe invece solo lo Stato.

Hanno detto ... ...

ROBERTO PUGLISI, giornalista siciliano
L'Italia è non riformabile. Ci piace troppo lamentarci, dunque abbiamo proprio bisogno che le cose vadano male.

MAURO DEL BUE, direttore di Avanti !
Ho ascoltato il dibattito alla direzione del Pd. Poi qualche salotto televisivo. Mi sono fatto un’idea. E cioè che ciò che unisce i dem sia l’impossibilità di vivere divisi. 
L’argomento di fondo non era l’articolo 18, ma la questione Renzi. Il linguaggio, i toni, le espressioni di Bersani e D’Alema non sono da scissione. Ma da guerra civile. Da “mors tua vita mea”. Eppure non si divideranno perché divisi sono nulla. Bersani, D’Alema e qualche residuo compagno, una doppia squadra di calcio, ventidue soli, rappresentano poco più di un’inezia a Renzilandia. Per di più divisa in due. Perché lo scouting sul campo avverso ha prodotto più frutti di quelli berlusconiani al Senato. 
Sul merito della riforma del lavoro Bersani e D’Alema non hanno ragione. Alzare steccati e gridare allo scandalo rispetto all’annuncio di una legge che prevede la riconferma dell’articolo 18 per le discriminazioni e i provvedimenti disciplinari, un contratto unico a tutele crescenti, due miliardi per gli ammortizzatori sociali per tutti, anche per i dipendenti delle aziende con meno di 15 dipendenti, addirittura un reddito minimo, mi pare assurdo.H

GIOVANNI VILLINO, giornalista GdS
Sarà la mia ignoranza ma penso che basterebbe tagliare il costo del lavoro per dare più opportunità di lavoro

MATTEO RENZI, premier e segretario pd
“Vi propongo di votare con chiarezza al termine” della direzione “un documento che segni il cammino del Pd sui temi del lavoro e ci consenta di superare alcuni tabù che ci hanno caratterizzato in questi anni”. Lo dice Matteo Renzi alla direzione Pd, proponendo “profonda riorganizzazione del mercato del lavoro e anche del sistema del welfare. Serve un paese che vuole investire e dare risposte ai nuovi deboli che sono tanti e hanno bisogno di risposte diverse da quelle date finora. La rete di protezione si è rotta, non va eliminata ma ricucita, sapendo che c’è uno Stato amico che li aiuta. Non siamo un club di filosofi ma un partito politico che decide, certo discute e si divide ma all’esterno è tutto insieme. Questa è per me la ditta”. 

Le province in Sicilia. Entro oggi avremmo dovuto avere i Liberi Consorzi: abbiamo -invece- -ancora- e -sempre- le vecchie province guidate da un Commissario; si intende un amico dei politicanti

Siamo al 30 settembre e non esistono i liberi consorzi e non esistono, ancora, le tre città metropolitane.
Ecco! 
La classe dirigente siciliana che lavora all'Ars appena cinquanta giorni all'anno, serve solamente per incassare €. 8.OOO,oo al mese pro-capite (netti). 
Creare condizioni di crescita per l'isola manco a pensarci. Una Sicilia prospera, attiva, al passo dei tempi manderebbe a casa il 100% di questa classe dirigente. 

Ecco !
Ecco perchè questi politicanti non lavorano per la crescita dell'isola. Una Sicilia "cresciuta" avrebbe ben altra classe dirigente.

Per le Province, dopo averci promesso un anno e mezzo fà l'abolizione -e tanto altro- adesso si discute di recepire la legge nazionale.
Se l'Assemblea Regionale serve solo a recepire le leggi nazionali, a cosa ci serve lo Statuto Speciale ? 
Risposta:
Per elargire €. 8,OOO,oo pro-capite (netti) a 90 politicanti !

Mezzojuso. Interessante convegno sulle rivolte post-unitarie in Sicilia. I lavori saranno conclusi dallo storico Salvatore Lupo



lunedì 29 settembre 2014

Contessa Entellina ed un punto di riferimento

Non è un caso se il Blog viene consultato oltre che -ovviamente- in Italia anche in Germania e Stati Uniti. 
Nel Nord Italia vivono centinaia e centinaia di contessioti distribuiti fra Piemonte, Lombardia, Emilia, Lazio e Campania. In Germania vivono e lavorano gli emigranti degli anni sessanta/settanta ed i loro figli, mentre negli Usa (ed un pò meno in Australia) vivono i discendenti degli emigranti dell'Ottocento e del Novecento.

Diverse sono pure le aspettative sulle cose che questi lettori vogliono trovare sul Blog. Dagli Usa e dall'Australia si vorrebbero descrizioni di Contessa Entellina, però quella che non esiste più; quella che loro leggono da antiche lettere di famiglia conservate come reliquari, antichissime fotografie che sembrano miti. 
Dalla Germania e dal Nord Italia si vorrebbero descrizioni su Contessa Entellina di oggi, sulla vita socio-economica, sulla vita "culturale", sulla dinamica lavorativa nella campagna ed in paese.

Lo sforzo, anzi l'impegno nostro, deve essere di conciliare e bilanciare.
Bilanciare significa anche testimoniare ciò che i residenti locali vivono e poi vogliono, pure essi, leggere: le difficoltà occupazionali, le difficoltà a fronteggiare il profondo degrado del contesto isolano dove ormai nessun Ente preposto provvede alla manutenzione degli immobili pubblici, della viabilità, delle deboli reti informatiche, etc.

Al Blog compete quindi:
-rinverdire presunti miti, in verità mai esistiti come tali, ma presenti nella specificità socio-etnico-culturale;
-riportare una storia umana sviluppatasi comunitariamente fra le difficoltà di una terra mai molto prospera e comunque sempre interessante e ricca di aspetti sorprendenti;
-riportare -come in un diario- le difficoltà del presente perchè tutti, e soprattutto chi riveste ruoli pubblici, possiamo risolverli.

Se questo è il quadro operativo e quello prospettico è auspicabile che tutti ci sentiamo chiamati a rendere il Blog interessante, coinvolgente e soddisfacente al gruppo dei lettori.
Tutti siamo chiamati a questo piccolo-grande servizio. 
Per scrivere sul Blog non occorre essere invitati. Esso è libero a tutti coloro che hanno qualcosa da dire.

Tassa sui rifiuti. Speranze di alleggerimento ?

Negli ultimi anni la tassazione per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti domestici ha cambiato continuamente di nome: Tarsu, tares e adesso tari.
Questa sera il Consiglio Comunale di Contessa fisserà la tariffa sulla "tari". 
L'augurio è che le famiglie abbiano doverosi alleggerimenti della tassa, prescindendo dai nomi precedenti.

Perchè riteniamo doverosi gli alleggerimenti ?
1-Finora non abbiamo ricevuto alcun beneficio dalla raccolta che è divenuta differenziata; e sappiamo che la differenziata comporta minori costi.
2-Perchè negli altri Comuni dove la tariffa tari è stata approvata, a cominciare da Palermo, per le famiglie essa è risultata meno cara rispetto alla Tares 2013. 
Sempre a Palermo -rispetto al 2013- gli aumenti invece riguardano ambulanti, fruttivendoli, negozi, uffici e studi professionali. 

Per quanto riguarda gli avvisi di intimazione a pagare la Tarsu 2008 -a Contessa- (quella per la quale esiste una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale che ne sancisce l'illegittimità), si ribadisce che l'iniziativa dell'esattoria non è ammissibile e chi dovesse riceverli può mandare all'esattoria medesima fotocopia della sentenza.
Chi ha difficoltà di natura burocratica può contattare Mimmo Clesi, Salvatore Verardo e Piero Cuccia.
Il sindaco Sergio Parrino, contattato personalmente da Mimmo Clesi, ha assicurato che oggi -lunedì 29 settembre- avrebbe curato le precise indicazioni di sospensione dell'iniziativa all'esattoria.

Hanno detto ... ...

PIERLUIGI BATTISTA, editorialista del Corriere della Sera

Della Valle faccia solo l’imprenditore.

L’imprenditore che scende in campo è stato una cruciale figura di successo della Seconda Repubblica. Ora che questa è in agonia, è non è detto che stia sorgendo l’alba della Terza, la tentazione ricorrente dell’imprenditore che si «butta» in politica offre solo la sensazione del déjà vu. E nemmeno, con ogni probabilità, baciata dal successo.

ANTONIO POLITO, direttore de Il Corriere del Mezzogiorno
"La stagnazione dura da vent'anni, non è iniziata oggi".

"Gli unici poteri forti sono fuori dall'Italia e sono a Bruxelles, Berlino e Francoforte".

MATTEO RENZI, premier
«Basta precari e Tfr in busta paga»

EDOARDO CRISAFULLI, scrittore
La misericordia cristiana è assoluta, senza vincoli e distinzioni. La caritas è un amore cieco, incondizionato, illimitato, per il prossimo. È un donarsi totale, che richiede il superamento di ogni scrupolo egoistico o egocentrico. Il Vangelo lo dice chiaramente chi è il nostro prossimo: il bisognoso in cui ci imbattiamo per caso. Dobbiamo aiutarlo senza pensare all’estrazione sociale, alla nazionalità, alla religione, all’etnia, al colore della pelle.

domenica 28 settembre 2014

Contessa Entellina. Una foto alla settimana

Cappella Comunale, Cimitero

Così appare il soffitto della Cappella Comunale nel Cimitero.
Segno che la manutenzione del tetto, che qualche anno fà avrebbe richiesto mezza giornata di lavoro,
adesso esige molta più attenzione


De Magistris. Dopo aver sviluppato per anni ed anni le teorie giustizialiste adesso vorrebbe mostrare la sua "sofia" garantista. Questa oggi è la classe dirigente del paese

Valenti studiosi e politici illuminati di sinistra hanno parecchie perplessità sulla costituzionalità della legge Severino, quella  che stabilisce la sospensione di un pubblico ufficiale dopo la prima sentenza di condanna.
Si è sempre affermato, infatti, che un cittadino è innocente fino alla terza sentenza di condanna.
Eppure nessuno studioso del diritto, nessun politico garantista di cultura liberal-socialista finora ha aperto bocca per dire una buona parola sul sindaco di Napoli, quel De Magistris che per anni e anni è stato un "giustizialista", anzi un capo dei giustizialisti, di quelli che dell'intransigenza hanno fatto una bandiera.

Uomo inflessibile, dogmatico, questo De Magistris. 
Da lui abbiamo sempre sentito dire: La Magistratura ha sempre ragione ! Mai criticare i magistrati !
De Magistris, ... ai suoi tempi ... era di quelli secondo cui chi riceveva un semplice, innocuo, avviso di garanzia doveva subito dimettersi da un incarico pubblico. Di quelli che della questione morale faceva ... la bussola.

In questi giorni, ... non è mai troppo tardi .... apprendiamo che in Italia il capofila dei "garantisti" è diventato, niente di meno che, chi era stato fino a poche settimane fà, il capofila dei giustizialisti. 
E' stato folgorato ... da una condanna, abbastanza grave. 
Da quell'istante ha iniziato ad accusare i giudici delle peggiori infamie, ha aperto polemiche con la magistratura fino al punto che le sue parole si confondono con quelle di Berlusconi, o forse fanno impallidire quelle di Berlusconi.
A sentir lui (che vorrebbe non lasciare il posto di sindaco di Napoli) tutti sono tenuti ad osservare le leggi, tranne lui.

La vicenda ci insegna che tutti gli intransigenti, sono tali sulle vicende altrui, non sulle proprie.

Per non dimenticare l'albanese che conosciamo

Poche frasi alla settimana




















Vocabolario (arberesh) facile:
di sabato non lavoro               tek e shtunia ngë shërbenj
Saccoccia  f.                        gajófë
Salvaguardare vt.                rúanj
Esperienza  f.                            mjeshtrí
Zef passó diritto                       Zef shkoi dreq
direttiva f.                                urdhurím
se capiti da queste parti, vieni a trovarmi
                                                në ndodhe te këto anë, eja emë gjej
all’addiaccio                          përjashta


La Repubblica

Matteo Renzi: "I poteri forti vogliono sostituirmi? Ci provino, ma non mollo, senza il Pd nessuno fa nulla. Via l'articolo 18, è inutile"


Matteo Renzi: "Fuqitë që të duan për të zëvendësuar mua ? provë atje, por nuk heqin dorë, askush nuk bën asgjë pa Partisë Demokratike. Ne hequr Neni 18, është e padobishme "

Il Vangelo alla luce dei fatti di ogni giorno

LUCA
( 5, 1 - 11)
LASCIATO TUTTO, SEGUIRONO LUI 

1 Ora avvenne, mentre la folla si riversava su di lui e ascoltava la parola di Dio, lui stava lungo il lago di Genesaret. 2 E vide due barche che stavano lungo il lago. Ora i pescatori, andati fuori da esse, lavavano le reti.3 
Ora, andato dentro una delle barche, che era di Simone, domandò a lui di condurre fuori da terra un po’. Ora, seduto, dalla barca insegnava alle folle. 4 Ora, quando cessò di parlare, disse a Simone: Conduci fuori al largo e calate le vostre reti per la cattura! 5 E, rispondendo, Simone disse: Maestro faticando tutta la notte prendemmo nulla. Ma sulla tua parola calerò le reti! 6 E, facendo questo, presero dentro una moltitudine grande di pesci. Ora si strappavano le loro reti. 7 ed accennarono ai soci dell’altra barca di venire a con-cepire con loro.  E vennero e riempirono ambo le barche fino a sommergerle. 8 Ora visto, Simon Pietro ricadde alle ginocchia di Gesù dicendo: Esci via da me, poiché sono uomo peccatore, Signore! 9 Paura infatti strinse lui e tutti quelli con lui, per la cattura dei pesci che avevano concepito. 10 Ora ugualmente anche Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. E disse a Simone Gesù: Non temere! Da ora uomini pescherai per la vita. 11 E, ricondotte le barche sulla terra, lasciato tutto, seguirono lui.
TESTO ARBERESHE: Nd’atë mot rrij Jisui te zalli i liqenit të Jenesaretit e pa dy barka çë ndodhesin te zalli. Pishkatarët kishin dalë nga ato dhe lajin rrjetat. Jisui u hip te njera ndër ato, çë ish e Simonit e ju lut atij të largohej pak nga dheu, pastaj u ul e mësonej gjindjet nga barka. Si mbaroi së foluri, i tha Simonit: “Largò barkën më thellë e shtjerni rrjetat tuaja për të zënë pishq”. U përgjegj Pjetri e i tha: “Mjeshtër, gjithë natën u lodhëm e nuk zumë asgjë, po pas fjalës sate do të shtie rrjetën”. E si bënë kështu, zunë aqë pishq sa rrjeta po këputej. Ahiera i bënë shënjë shokëvet çë ishin tek jetra barkë, të vijin t’i dihjin. Ata erdhën e mbluan të dya barkat sa po mbyteshin. E kur pa këtë Simon Pjetri u shtu përpara gjunjvet të Jisuit tue i thënë: “Largohu nga unë, o Zot, se jam burrë i mëkatruem”. Sepse ai e gjithë ata çë ishin bashkë me të u çuditën për burimin e peshqvet çë kishin zënë. Ashtu edhe Japku e Janji, të bijtë e Zebedheut çë ishin shokë të Simonit. E Jisui i tha Simonit: “Mos u trëmb, se çë nani do të zësh njerëz”. E posi holqën barkat te dheu, lanë gjithsej e i vanë pas Atij.

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Brano del Vangelo di Luca proclamato oggi nelle Chiese di rito bizantino

Cristiani si diventa nella quotidianità della vita, mentre si studia, si lavora, si soffre o si gioisce, nella normalità della vita. Non esiste un momento o un luogo particolare come, -tanti immaginano-, potrebbe essere il seminario, il vaticano, il santuario o altro. Molto frequentemente capita proprio il contrario, nel senso che nei presunti luoghi sacri siedono uomini che amano "apparire", "possedere" e "potere"; gente che sarebbe bene mandare in galera già alla prima esternazione del loro modo di essere e che, purtroppo, per l'omertà che regna pure nei sacri palazzi -invece- per decenni ottengono copertura. Copertura proprio come avviene nelle famiglie mafiose.

I discepoli sono già sulla barca, in mezzo alle problematiche della vita là dove Gesù parla; sono stati al largo, dopo una nottata di fatica inutile e sperimentano,  solo dopo che aderiscono alla sua parola, l’abbondanza dei frutti.

La comunità cristiana è quindi chiamata a confrontarsi non con la miseria dei tanti clericali in cui le capita di imbattersi ricorrentemente bensì con l'ascolto  del Crocifisso, ossia di colui che spesso non conosciamo, ci crea un pò di ribrezzo, è malvestito, non sa districarsi nelle complessità della società, soffre e magari prova pure ad aiutare chi come lui soffre.
La prova se si è o meno cristiani lo si ha nel confronto con colui che è scartato dal nostro modo di vivere più o meno borghesemente e distrattamente dai problemi sociali.
Il Crocifisso non è solamente quello affisso 2000 anni fà o il pezzo artistico che sta nei musei -che è pure bene ammirare-. No,  ogni giorno il mondo che conosciamo continua a crocifiggere milioni di "nazareni", attraverso l'ingiustizia dei sistemi economici, le guerre, le torture, i pedofili che ottengono coperture.

Il senso del Brano (e di tutto il Vangelo) è  che ciò che capitò ai pescatori di Galilea (abbondanza di frutti) può capitare ancora oggi al lettore del Vangelo.
Il Figlio dell'uomo, il nazareno, è ancora lungo le nostre strade, le strade del mondo. Basta ascoltare le grida e aprire gli occhi e lo si incontra in carne ed ossa. E' il Figlio dell'uomo.
Sbaglia chi pensa che il Cristo stia solo in Chiesa mummificato ed in attesa che gli si accenda il cero. Generalmente Cristo è fuori dalle mura, ma fa chiesa (assemblea) con tutti noi.

Sapori di Sicilia

gara gastronomica del Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo

Una ricetta dal titolo "La mia Sicilia", a base di ricciola, cipolle al Marsala, pesto al finocchietto, pistacchio e limone, latte di mandorla e polvere di caffè ha vinto il miglior premio. 
A partecipare alla gara gastronomica internazionale quest'anno c'erano chef provenienti da Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Libano, Marocco, Palestina, Senegal, Stati Uniti e Tunisia.  

Riepilogo di alcune novità recenti

Italia:
La camera dei deputati ha approvato la proposta di legge che abolisce l’obbligo del cognome paterno per i figli..
fuggiaschi dalle tante guerre che oggi ci sono in giro per il pianeta
Italia
La camera dei deputati ha approvato la mozione per ridurre l’acquisto degli F-35.
Onu
Il consiglio di sicurezza ha approvato una risoluzione per bloccare i combattenti stranieri diretti in Siria e in Iraq.
Israele: 
Ha approvato il bilancio di previsione per il 2015 che prevede il dieci per cento in più di risorse per la difesa.
Italia
Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris è stato condannato a un anno e tre mesi di carcere per abuso d’ufficio.
Isis
gli Usa e i loro alleati hanno cominciato una nuova serie di attacchi aerei nell'est della Siria. I bombardamenti Usa hanno preso di mira le raffinerie di petrolio.
Territori palestinesi: 
I leader palestinesi di Hamas e Fatah (le due maggiori organizzazioni politiche dei palestinesi) si sono incontrati al Cairo per raggiungere un accordo da presentare congiuntamente a Israele.

Hanno detto ... ...

FRANCESCO PIZZETTI, giurista
Scalfari oggi su La Repubblica tra gli attacchi consueti a Renzi e i ricordi e i nomi migliori dell'ltalia del 900. 
Ma Italia del 2000?

GIOVANNI PEPI, già co-direttore del GdS
Articolo 18 per D'Alema è un diritto di civiltà ? Ma ne godono alcuni non altri. Si è così a un diritto contro l'etica del diritto. Civiltà ?

LOUIS RAPHAEL I, Patriarca di Babilonia dei caldei 

SUI CRISTIANI CHE CERTI VESCOVI AMERICANI VORREBBERO TRASFERIRE A MIGLIAIA NEGLI USA
Non dobbiamo andar via. Rimanere qui. Quelli che vogliono, certo. Senza forzare nessuno. Ma è nostro dovere orientare le persone con lo sguardo che ci suggerisce il Vangelo. Quelli che vanno via devono sapere che l'Occidente non è la terra promessa, tantomeno il Paradiso.
Molti sono vittime di questa frenesia di fuggire. Non riescono nemmeno a pensare a quello che sta succedendo davvero alle loro vite. Cercano un futuro. Ma la speranza di un futuro migliore, per chi ha il dono della fede, non può ridursi solo alla ricerca di una vita più agevole.
...
Il Presidente curdo Barzani, quando è venuto a trovarci con Hollande, ci ha detto: voi dovete avere pazienza, dovete rimanere. Dovete imparare da noi curdi, che abbiamo sofferto ma adesso abbiamo i nostri diritti. Prendere lezioni di perseveranza. A noi cristiani può far bene anche questo.
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Ai politici, anche cristiani, che me l'hanno chiesto, ho detto sempre: se alcuni cristiani vogliono partecipare alla difesa o alla lotta per liberare le terre conquistate dai jihadisti, che entrino nell'esercito curdo o in quello nazionale iracheno. Fare delle “milizie cristiane”, che si connotano in maniera etnico-religiosa, è una follia e un suicidio, oltre a essere illegale.
...
Tutto questo mi sembra un gioco politico sporco. Bombardare questi jihadisti non li farà certo sparire. C'è il pericolo di uccidere tanti innocenti. Si distruggono le infrastrutture, che rimarranno distrutte. Gli americani già lo hanno fatto: hanno distrutto il Paese e non lo hanno ricostruito. La cosa più grave è che adesso tutti ripetono: la guerra durerà anni. Così mandano un doppio messaggio, pericolosissimo. Ai jihadisti dicono: tranquilli, avete tempo per organizzarvi con calma, trovare altri soldi, arruolare altri militanti a pagamento. Agli altri, al popolo dei rifugiati dicono: ne avrete per anni, per voi il futuro è possibile solo altrove, lontano dalle vostre case. E' meglio che ve ne andiate, se ci riuscite. Se si vuole davvero farla finita con i gruppi estremisti, si deve lavorare sull’educazione e sulla formazione, con programmi che davvero facciano percepire la falsità e la mostruosità di quell’ideologia sanguinaria.

sabato 27 settembre 2014

Con le immagini ... ... è più facile

Il caso De Magistris: la stampa chiede le dimissioni






venerdì 26 settembre 2014

I protagonisti della festa dell'otto settembre ... ... di Calogero Raviotta

La banda musicale locale: curiosità, riflessioni e ricordi

Strumenti e componenti della banda oggi - La banda oggi é in grado di eseguire sia servizi vari in occasione di feste patronali, particolari manifestazioni e ricorrenze sia concerti di musica operistica, sinfonica e moderna, avendo a disposizione quasi tutti gli strumenti (più di 40 musicanti), che costituiscono una vera banda musicale (sinphonie band): Ottavino – Flauto, Clarinetto, Saxofono, Corno, Tromboni, Bassi, Flicorno,Tamburi, Cassa, Piatti, Batteria, Percussioni. Gli strumenti sono di proprietà dei musicanti, eccetto alcuni, comprati con fondi comunali e regionali, che sono invece della banda.
La banda musicale in trasferta - La banda musicale di Contessa Entellina ha partecipato a moltissime manifestazioni civili e religiose in varie località della Sicilia, riscuotendo vasti consensi di pubblico e di critica.
Sono riportati di seguito alcuni dei comuni dove la banda ha svolto i servizi musicali: Bivona, Roccamena, Lucca, Villafranca Sicula, Siculiana, Menfi, Calascibetta, ecc.
Nel mese di luglio 2001 suona anche in Germania, ospite della Banda di Geschwend, che era stata a Contessa nel settembre 2000.
Il legame di amicizia e di collaborazione tra le due bande musicali  nasce per la presenza nella banda musicale di Todtnau di  musicanti contessioti emigrati in Germania.
Tra le manifestazioni più importanti, cui ha partecipato la banda di Contessa Entellina, merita di essere ricordata la celebrazione del “59° anniversario dello statuto della Regione Sicilia” svoltosi ad Agrigento (Valle dei Templi), il 5 maggio 2005. Su invito del Presidente della Regione Sicilia la banda di Contessa ha aperto la celebrazione eseguendo l’inno regionale “Madre Terra” di Vincenzo Spampinato.
La banda di Contessa ha inoltre partecipato ai raduni bandistici di Corleone, Chiusa Sclafani, Bisacquino, Bagheria, Calascibetta, ecc
Band “Contessa Entellina” a New Orlèans  - Molti membri della banda musicale di Contessa, emigrati in U.S.A. tra il 1880 ed il 1910, costituiscono a New Orleans la “Band Contessa Entellina”, che tra il  1920 ed il 1950 raggiunge la massima notorietà, suonando in occasione di sfilate pubbliche, intrattenimenti privati, sulle navi da crociera, ecc. Tra i più noti membri della banda: Peter  Percopo, Rosario Schilleci, Jacob Sciambra, Victor Schilleci e Luca Schirò.
Alcuni bandisti contessioti o figli di emigrati contessioti diventano famosi come suonatori di musica jazz, come Jacob Sciambra, chiamato “Putti”(sacco), e Luca Schirò, chiamato “the Nastril” (la narice) per il  grosso naso. Jacob Sciambra, che sapeva suonare clarinetto, sax, pianoforte e flauto (nato nel 1910 da genitori contessioti, che gestivano un bar a New Orleans), e Luca Schirò,  dalla “Band Contessa Entellina” passano alla “Band Roma”, i cui componenti sono emigrati italiani, ed hanno suonato col famoso Irving Prestopinick detto Fazola o Faz. La “Band Contessa Entellina” si é sciolta nel 1961.
In tempi più recenti altri contessioti, amanti della musica e bandisti, emigrati nei Paesi europei o nel Nord-Italia, fanno parte di corpi bandistici dei luoghi di residenza.
Zu Turi - I contessioti adulti certamente ricordano l’attenzione con cui alcuni seguivano i concerti serali di musica operistica. Molti conoscevano interi brani a memoria, altri li fischiettavano anche durante il lavoro, seduti la sera in estate davanti la porta di casa o d’inverno accanto al fuoco. Tra gli anziani chi non ricorda la passione per la musica di Salvatore Vitale (zu Turi), che fischiettava, con ammirevole precisione, interi brani di opere liriche?
Le donne nella banda - La presenza delle donne nella banda di Contessa Entellina inizia dal 1981 con: Rosa Verardo, Giuseppina Aliberti, Rosaria Ferrara e Mariolina. Negli anni successivi le bandiste sono diventate più numerose ed oggi fanno parte della banda parecchie donne. -
Squillo di tromba nel bosco - E' dedicato a tutti i musicanti di Contessa l' originale testo “Squillo di tromba nel bosco” di seguito riportato, scritto per un componente della Banda di Contessa, molto conosciuto e apprezzato per le sue esecuzioni da solista, quando da giovane suonava nella banda musicale di Contessa e da molti anni emigrato, ma sempre legato profondamente al paese natio.
“Un giorno dell’estate del 1997, a piedi, volevo raggiungere la cima del monte Genuardo. Mentre ero vicino all’abbeveratoio Pomo, dove avevo incontrato due guardie forestali, con le quali  parlavo della flora e della fauna locale, che rende molto interessante il bosco di Calatamuro, per un attimo, a tutti sembrò di sognare sentendo giungere dalla vallata sottostante uno squillo improvviso di tromba, più volte ripetuto.
Il sogno svanì quando vedemmo poco dopo apparire sul sentiero, che conduce all’abbeveratoio, un uomo, con in mano una tromba,  il quale si avvicinava assieme ad  una donna.
Conobbi subito l’uomo, un emigrato di Contessa, che da molti decenni vive a Verona, molto noto non solo per la sua bravura nel suonare la tromba ma anche per le frequenti e lunghe passeggiate, che con la moglie fa in tutto il territorio di Contessa, quando viene a trascorrere le ferie nel paese natio, alla scoperta di tutto ciò che esiste nei vari feudi e nelle varie contrade: flora, fauna, antichi abbeveratoi, casolari e capanne isolate, mandrie di animali al pascolo, luoghi storici ed archeologici, monumenti, ecc.
Oggi possono sembrare strani l’amore per la natura e la passione di scoprirla andando a piedi, perché é abitudine generale ormai muoversi in automobile anche per recarsi dalla propria abitazione ad altri edifici del nostro piccolo centro abitato. Si é infatti persa l’abitudine di camminare, un esercizio che giova:
- alla salute perché stimola varie funzioni dell’organismo;
- ai rapporti sociali perché offre l’occasione di incontrare e parlare con altre persone;
- alla crescita culturale, perché aiuta a conoscere meglio il territorio, la natura e l’ambiente.
Il nostro concittadino emigrato, durante le ferie, percorrendo a piedi, con la sua inseparabile tromba, le varie contrade di Contessa, rinnova il suo rapporto con l’ambiente, che l’ha visto crescere fino a quando é partito per andare a lavorare ed a vivere altrove, lontano dal paese natio.
Per questo nostro concittadino tornare a Contessa non significa soltanto venire a trovare i parenti e gli amici, ma anche immergersi in un contatto col mondo fisico, dove é nato e cresciuto,  per ammirare le  nuove costruzioni e le vecchie case, percorrere le strade ed i sentieri e fermarsi sotto gli alberi e ristorarsi in una sorgente di acqua fresca in campagna, per fermarsi di fronte al panorama immenso della Valle del Belice  e visitare i resti archeologici di Entella e del castello di Calatamauro ed infine per ammirare il maestoso complesso monumentale di S. Maria del Bosco, circondato dal verde, pensando forse ai giorni lontani della fanciullezza quando i rintocchi del campanone si diffondevano in tutte le contrade.
Chi vive a Contessa forse non riesce ad avere con l’ambiente, che lo circonda, un rapporto così intenso perché é la realtà che vede ogni giorno, senza le emozioni di chi, solitamente lontano tutto l’anno e da tanti anni, sogna spesso il mondo e le cose del paese natio, dove é cresciuto, perché fanno parte della sua vita, della sua personalità.
Il nostro suonatore di tromba, raggiunta la cima del monte Genuardo,  prima di riprendere la strada per tornare a Contessa, fece squillare ancora la sua tromba, diffondendo le note verso i quattro punti cardinali, come se volesse mandare un messaggio a tutta la gente che abita nei paesi, che si possono vedere da lassù, come se volesse dire a tutti: “andate a piedi per i sentieri e le strade, per i campi e le colline, per scoprire, ammirare ed amare le bellezze della natura”. (Calogero Raviotta, agosto 1997)

(banda musicale di Contessa III ) Calogero Raviotta

Contessa Entellina. Come comportarsi con le raccomandate dell'esattoria su TARSU/2008

Ci viene chiesto da alcuni cittadini destinatari degli avvisi di intimazione a pagare gli importi TARSU/2008, quelli che l'esattoria sta facendo pervenire ai contribuenti "vincitori" del ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale, come comportarsi.

Risposta
Fermo restando che sarebbe bene -sul piano politico e di aderenza al bene comune- che l'Amministrazione Comunale, espressione dell'Ente impositore, intervenisse presso l'esattoria a ritirare e riformulare i ruoli a suo tempo compilati, tenendo conto dell'esito del giudizio, o comunque desse le indicazioni opportune, è comportamento corretto quello  che i singoli contribuenti  -da parte loro- consegnino (o inviino con lettera raccomandata r.r.) all'esattoria competente fotocopia del dispositivo della sentenza e spieghino (nella lettera) che il titolo per cui questa chiede il pagamento, la cartella esattoriale, è stato ANNULLATO dalla Commissione Tributaria.
La stessa lettera, per conoscenza, è opportuno venga consegnata (o inviata) al Comune, l'ente impositore.

Nota
Chi dovesse avere difficoltà a districarsi potrà contattare i promotori del ricorso o recarsi c/o la locale Camera del Lavoro nei tempi di apertura.

Gli Ato rifiuti. Sono alla chiusura ?

I sindaci di 54 comuni siciliani, riuniti nel "Patto di Ventimiglia" in un documento presentato alla stampa denunciano che dal 7 ottobre cessano le funzioni dei commissari straordinari dei vecchi consorzi e società che si occupavano della gestione integrata dei rifiuti (ATO), con il rischio mobilità per circa 500 persone impiegate nelle strutture in liquidazione.

Flash sulla nostra Storia

 Le cose della Storia locale che in pochi conoscono
Chissà che prima o dopo non debba venire fuori una Storia su Contessa Entellina. Nel dubbio questo Blog contiene molti stralci della vita comunitaria vissuti lungo i secoli.

Nel 1860, l'anno di Garibaldi, in tutti i paesi che vivevano nella miseria dell'economia latifondista si ebbero rivolte a sfondo sociale e -in alcuni casi- pure vendette e regolamenti di conti fra fazioni e famiglie antagoniste. Le carceri vennero tutte aperte e molti uomini che si erano appoggiati al vecchio regime borbonico furono trucidati nelle piazze o davanti alle loro abitazioni.
Garibaldi sarebbe sbarcato a Marsala l'11 maggio del '60 ma già da febbraio/marzo molte bande armate di contadini ridotti alla fame dal nuovo regime borghese (subentrato al feudalesimo, dove ai contadini almeno spettavano significativi diritti, i cosiddetti  "usi civici") erano in azione all'interno dell'isola. Ovunque a cadere sotto la violenza che si proponeva di essere politico-rivoluzionaria erano i simboli e i rappresentanti del governo borbonico.

L'episodio di Contessa
Il sei aprile del 1860 a Contessa furono uccisi, nella notte,
1) il cancelliere comunale don Filippo Barone,
2) don Giovanni Mangiaracina
3) Francesco Colletto del fu Saverio di Bisacquino.
Già da giorni i disordini in paese erano incontrollabili ed erano stati richiesti rinforzi militari alle guarnizioni borboniche. A Contessa, ma pure nei paesi della zona, erano stati assaltati i Municipi, disarmati i poliziotti, abbattuti gli stemmi regi, erano stati occupati i mulini.
I mulini ?
Ognuno direbbe cosa c'entrano i mulini ? E come se c'entrano i mulini di Alvano, Vaccarizzotto (Bisacquino) e Bagnitelle !!!
Ad animare la rivolta non c'era -in quella fase- nessuna attrazione verso i motivi politico-patriottici che animava i liberali dell'isola (Crispi fra tutti). I veri motivi, fra coloro che animavano le rivolte localistiche, erano politico-sociale, o secondo alcuni studiosi, la fame.  
Il passaggio dal feudalesimo al sistema borghese (che a Contessa assunse esclusivamente i colori del latifondismo ) era stato davvero doloroso; i capitolati del 1520 erano divenuti carta straccia. In aggiunta la gente era tenuta a pagare il "dazio" per ogni tumolo di grano macinato. La farina era -in quel contesto di miseria- l'unico alimento (pane, pasta) della popolazione locale. Dover pagare il "dazio" in una realtà assolutamente priva di moneta circolante era come dire alla gente: privatevi del cibo.
Da quell'aprile alla primavera dell'anno successivo da Contessa emigrarono centinaia di famiglie. Il nuovo governo sabaudo, e la stessa impresa garibaldina, si rivelò molto peggiori del governo borbonico.  Quei contessioti, guidati da gente coraggiosa e capace, che avevano chiesto la "libera macinazione" si accorsero che il nuovo governo era molto più "liberale" (in senso borghese) del precedente e che i latifondisti erano i nuovi referenti del Potere.

I Vaccaro e molte altre famiglie che avevano confidato nell'impresa di Garibaldi furono costretti a lasciare la loro terra e a centinaia si trasferirono in Louisiania, dove già da qualche decennio vi erano dei nuclei di contessioti. 
Solo qui, nel nostro paese, avvenne l'emorragia della gente più abile, che possedeva fiducia nelle proprie capacità e che -fra l'altro- sapeva guidare la gente. 
Saranno i Vaccaro a costruire nel breve volgere di pochi decenni a New Orleans uno degli imperi economici ed imprenditoriali più potenti del Sud degli Stati Uniti. 
E' pertanto in questo contesto politico-sociale che Contessa è stato il paese, unico nell'isola, che da quel 1860 cominciò a svuotarsi e a trasferirsi in New Orleans. 
Tutte le aziende dei Vaccaro nella loro simbologia per tutto l'Ottocento rievocavano con effige e detti le speranze garibaldine deluse.
Nella primavera del 1861 Nicola Lo Iacono, medico e consigliere comunale di Contessa, pubblica la relazione -su cui più volte ci siamo intrattenuti- sul grave esodo che affligeva Contessa.