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sabato 23 agosto 2014

Economia. La prostituzione, la rapina, lo spaccio e la vendita di droghe, l’evasione fiscale e il riciclaggio di danaro sporco dal 1° ottobre aiuteranno il PIL (ricchezza nazionale) in Europa

L'uomo oltre che ingannare il 
prossimo sa ingannare se stesso
Il Fiscal Compact è un accordo europeo firmato da 25 paesi il 2 marzo 2012 e prevede una serie di norme comuni e vincoli di natura economica con l’obbiettivo di contenere il debito pubblico nazionale di ciascun paese; sinonimo di austerità, quindi.
Tutti i trattati sono stati approvati sotto il Governo Monti dalla maggioranza PD+PDL+UDC Futuro e Libertà al Senato il 12/07/2012, alla Camera il 19/07/2012. 
Con maggioranza dei due terzi è stato messo in Costituzione il vincolo del Pareggio di Bilancio che è una delle clausole contenute nel Fiscal Compact. Alla Camera 464 favorevoli e 0 contrari.  
Come si nota l’approvazione a tempo di record sia alla Camera che al Senato è avvenuta in piene estate, con la gente che se ne stava al mare.
Il Fiscal CompactI ha forti connessioni col Trattato di Maastricht, entrato in vigore l’1 novembre 1993, e il Patto di stabilità e crescita, sottoscritto nel 1997.

Nelle ultime elezioni Europee, pochi mesi fà, avrebbe dovuto essere argomento di discussione politica, invece nessuna forza politica ne ha voluto parlare. Nessuno ne parla. Giornali, televisioni, mass media lo hanno relegato fra le non notizie.
Eppure esso avrà un notevole peso sociale e politica nel nostro paese. Altro che il vincolo del 3%  che pure è contenuto in quel Patto, ma che è solo una briciola.
Le clausole più rilevanti  sono quattro:
– l’inserimento del pareggio di bilancio (cioè un sostanziale equilibrio tra entrate e uscite) di ciascuno Stato in «disposizioni vincolanti e di natura permanente – preferibilmente costituzionale» (ed infatti in Italia  è stato inserito nella Costituzione con una modifica all’articolo 81);
– il vincolo dello 0,5 di deficit “strutturale” – quindi non legato a emergenze contingenti– rispetto al PIL;
– l’obbligo di mantenere al massimo al 3 per cento il rapporto tra deficit e PIL, già previsto da Maastricht;
– per i paesi con un rapporto tra debito e PIL superiore al 60 per cento previsto da Maastricht, l’obbligo di ridurre il rapporto di almeno 1/20esimo all’anno, per raggiungere quel rapporto considerato “sano” del 60 per cento.

I riflessi
In Italia il debito pubblico ha sfondato i  2.168 miliardi di euro. Per i paesi che sono appena rientrati sotto la soglia del 3 per cento nel rapporto tra deficit e PIL, come l’Italia, i controlli su questo vincolo inizieranno nel 2016.
Basta fare due conti e si vede come dal 2016 dovremo fare manovre da 40-50 miliardi all’anno per vent’anni.
Ma, come si è visto in questi ultimi vent’anni, la politica di restrizioni, di austerity non fa che aumentare sia la recessione che l’inflazione e quindi quel rapporto è destinato a salire invece di diminuire.
Tutti i politici, sia di destra che di sinistra questa distinzione nella seconda repubblica non ha alcun significato. Tutti i partiti, dal PD a Fratelli d’Italia in economia sono infatti liberisti) hanno votato ed erano d’accordo ad applicare tali vincoli  ed i vari presidenti dei consigli fin qui succedutesi non parlano mai di questa spada di Damocle che pesa sulle nostre teste.
I politici aspettano che la provvidenza ci venga in aiuto !!!
E’ vero quel che ci aspetta nel 2016 ? 
La stessa UE si è accorta che nessuno dei paesi potrà mai mantenere quel patto, ma al contempo non si può far finta che esso non esista, perché gli stessi paesi forti (la Germania) vogliono che si rispetti.
Una prima mossa è stata quella di alzare il denominatore visto che il numeratore non c’è verso di farlo alzare, attraverso un trucchetto. 
Cosa succederebbe se di un colpo, si decidesse che il metro non è più composto da dieci centimetri, ma di, mettiamo, quindici?  Di colpo tutti pur rimanendo della stessa altezza, ma saremmo considerati più alti del 50% .
Bene, è quello che è stato fatto introducendo nel calcolo per misurare il PIL , anche quelle attività considerati fino a ieri sommerse, illegali, perseguibili penalmente, come la prostituzione, la rapina, lo spaccio e la vendita di droghe, l’evasione fiscale e il riciclaggio di danaro sporco ecc ecc.
Le conseguenze sono sul piano morale, ma anche di ordine pratico ( come si faranno a calcolare con metodo scientifico dette attività che per natura sono fuori controllo  e quindi difficilmente, con rigore scientifico misurabili ?). Ma questo è un altro film.
Che cosa si ottiene? Che non potendo abbassare il numeratore ( il debito), allora fittiziamente si alza il numeratore (il PIL) ottenendo surrettiziamente così di abbassare il rapporto Debito/Pil.

Ma le rate per vent’anni di 40-50 miliardi all’anno rimangono.

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