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giovedì 31 luglio 2014

Finanziaria-ter. Il governo affronta l'Aula sul modello dei dilettanti allo sbaraglio

  L' esame della finanziaria ter a Palazzo dei Normanni assume le impronte di una Via Crucis. 
La Regione dispone di 2000 (ripetiamo: duemila) dirigenti eppure un governo di personaggi che tutto sono, tranne amministratori pubblici, di volta in volta presente all’Aula documenti finanziari scritti male, privi di copertura finanziaria e per farsi assistere su come muoversi chiede incontri al Commissario dello Stato, il prefetto Carmelo Aronica, e valutare con lui la sussistenza o meno della copertura finanziaria della manovra.
Quanta ridicolaggine, quanta miseria a dover assistere al degrado dell’istituzione regionale !!
Possibile che non esiste fra 2.000 dirigenti chi sa leggere i numeri di una Regione in procinto del fallimento ? 
Possibile che si vada in Aula senza preparazione e allo sbando ?
E se gli assessori non sanno masticare perché non li si manda a casa ad allenarsi con l'economia domestica ?

Tra gli argomenti degli articoli approvati vi sono quelli sui contributi alle spese di organizzazione per gli esami per l'iscrizione agli albi per l' esercizio delle professioni turistiche, sui contributi in confinanziamento con lo Stato per i contratti di filiera e di distretto, sulle iniziative da parte dell' Irfis per favorire lo sviluppo, soppressione e liquidazione dell' Iridas (Istituto regionale per l' integrazione dei diversamente abili di Sicilia) e sull' abolizione della licenza per trebbiatura e sgranatura meccanica.
Tagli sono stati effettuati sulle spese dei forestali, circa 1,5 milioni di euro.
L' assessore all' Economia Roberto Agnello ha confermato tagli lineari, ma del 10% e non piu' dell' 8% come in precedenza affermato, su tutte le voci di spesa tranne che sugli stipendi. Prevista la stipula di un mutuo di 55 milioni di euro, per trovare la copertura finanziaria di tutta la manovra.
E’ stato discussa la riscrittura del testo –proposto dal deputato Pd Antonello Cracolici- per stabilire che la pubblicazione degli atti amministrativi deve essere effettuata entro 48 ore anche sul sito internet della Regione, e devono essere pubblicati anche tutti gli allegati.
Il leader dell'opposizione di centro-destra Nello Musumeci sull' art. 39 ha detto che "Troppo spesso si è ormai costretti a constatare l'inosservanza del decreto legislativo 33 del 2013", sulla trasparenza. "La gente ha diritto di esercitare fino in fondo l' esercizio del controllo - ha detto Musumeci - Proponiamo, come gruppo, che l' obbligo di pubblicare gli atti deliberativi entro cinque giorni sia fissato anche per i consorzi, le società partecipate e gli enti che operano in assenza di qualunque potere sanzionatorio".

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