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venerdì 16 maggio 2014

La lettera. Rosario Crocetta scrive ai siciliani

Cari dirigenti dei sindacati, cari lavoratori, 
oggi in modo specioso, senza alcun motivo e a maggioranza, le opposizioni in parlamento hanno rinviato la manovra salva stipendi alla commissione bilancio, determinando l'aggiornamento dell'aula al 27 maggio. Tale situazione determina un vero e proprio massacro sociale, impedendo di garantire ai lavoratori un diritto, quello della retribuzione del lavoro, considerato inalienabile dalla Costituzione. 
È dalla fine di febbraio che il governo tenta di risolvere gli effetti dell'impugnativa del commissario dello Stato. Nel febbraio scorso avevamo proposto una manovra complessiva di variazioni di bilancio, la cui trattazione è stata inspiegabilmente ritardata. Prima della trattazione della medesima, i capigruppo dell'Ars ci hanno proposto di ridimensionare la manovra a una legge salva stipendi e cosi abbiamo fatto. Per risolvere inoltre i problemi dei comuni abbiamo proposto l'accensione di un mutuo da cento milioni, per consentire agli enti locali di potere iscrivere tali voci in bilancio. Sulla seconda manovra è stato sollevato il problema che non era corretto sottoscrivere un mutuo. 
Rispetto a tali rilievi, il governo ha emendato tale manovra sostituendo il mutuo con una copertura di spesa derivante dai risparmi. 
In aula oggi il colpo di scena: è stato deciso di rinviare ulteriormente la trattazione, alludendo a motivi di illegittimità inesistenti su tale copertura di spesa». 
«La nuova copertura è la medesima assicurata già dall'art. 72 della finanziaria 2013, che è stata considerata legittima dal commissario dello Stato e pubblicata regolarmente nella Gazzetta ufficiale della regione Siciliana n. 3 del 7 maggio 2013, che trasmetto in allegato. 
Emerge in alcune parti del parlamento una irresponsabilità politica senza precedenti con una linea del tanto peggio tanto meglio, che punta a scardinare la coesione sociale e il rapporto tra istituzioni e cittadini. 
In questo momento, mi sento solo di dire che sono con voi, che condivido il dramma di decine di migliaia di lavoratori che rischiano di non avere pagato lo stipendio. Ho chiesto al presidente dell'Ars, Ardizzone, di convocare urgentemente una conferenza dei capigruppo per trovare una soluzione immediata, vi chiedo di sostenere questa richiesta a nome dei lavoratori e del popolo siciliano».

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