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mercoledì 9 aprile 2014

Biblioteca comunale di Contessa Entellina ... ... di Calogero Raviotta

Origine - La Biblioteca di Contessa si può considerare istituita a seguito della Legge Stanislao Mancini  del 1866 (soppressione degli Ordini religiosi), in attuazione della quale i volumi della Biblioteca del Monastero di S. Maria del Bosco sono ceduti al Municipio di Contessa Entellina.
Il Ricevitore del registro di Bisacquino, con nota del 27 gennaio 1869, comunica la cessione della Biblioteca di S. Maria del Bosco (Decreto del 24 settembre 1868) al Municipio di Contessa. Tale decreto però stabilisce che, prima della consegna, deve essere compilato un catalogo completo dei libri, incarico affidato nel 1869 a papas Giuseppe Schirò (il futuro arcivescovo), nominato bibliotecario il 21 ottobre dello stesso anno. Coadiuvato dal notaio  Calogero Genovese e da papas Giuseppe Schirò di Ignazio (futuro parroco greco di Contessa dal  1900 al 1916) il bibliotecario compila il catalogo, ma i libri vengono effettivamente trasferiti dal Monastero di S. Maria del Bosco alla sede del Comune di Contessa, unitamente agli scaffali, solamente il 24 settembre 1902.
Dopo che sono effettivamente consegnati i libri, il Comune, per l’acquisto di nuovi libri ed il funzionamento della Biblioteca stabilisce l'assegnazione di un finanziamento annuale (200 Lire).
“Nel tempo di Quaresima tutti (i monaci) ricevano un volume della biblioteca e lo leggano ordinatamente e per intero...” (Regola di San Benedetto, 48). Per i monaci benedettini la biblioteca è quindi un supporto importante per la formazione religiosa, che si alimenta della lettura non solo dell’Antico e del Nuovo Testamento, ma anche delle opere scritte dai santi Padri della Chiesa, la cui comprensione ed il cui approfondimento è favorito dalla lettura di opere che riguardano anche filosofia, teologia, storia, lingue antiche e moderne, letteratura, geografia, scienze naturali, musica,  arti ed altre espressioni buone della cultura umana.
Questa è la motivazione della presenza di una biblioteca monastica a S. Maria del Bosco, ricca di opere varie, che il Municipio di Contessa ha la fortuna di ottenere in cessione gratuita. Un patrimonio librario di inestimabile valore, che va adeguatamente conservato e valorizzato, perché costituisce una delle principali componenti del patrimonio culturale locale.

Bibliotecari, libri, statuto e regolamento - Il funzionamento della Biblioteca è avviato nel mese di giugno del  1905, quando è dotata anche di un Regolamento, approvato il 27 giugno dello stesso anno. Il patrimonio bibliografico della Biblioteca comunale di Contessa Entellina inizialmente è costituito quindi solamente dal "Fondo dei libri di Santa Maria del Bosco". I volumi del Monastero trattano principalmente materie religiose, teologia, morale e patristica. Alcuni volumi sono antichi e rari e quindi di particolare valore. Di seguito è riportato un quadro sintetico dei volumi, secondo la classificazione curata da Calogero Raviotta, insegnante delle scuole elementari di Contessa e direttore della Biblioteca comunale nei primi decenni del XX secolo.
Il primo bibliotecario è papas Giuseppe Schirò, che compila il catalogo nel 1869, ma non è più presente a Contessa, quando sono consegnati i libri al Comune nel 1902. Per far conoscere mons. Giuseppe Schirò, di seguito viene riportato un breve profilo biografico.
Sono stati nominati bibliotecari o comunque hanno curato il funzionamento della Biblioteca comunale di Contessa (in ordine cronologico): Calogero Raviotta (1902), papas Lino Lojacono (1932), papas Jani Di Maggio (1942), papas Gaspare Schirò (1968), dott. Clesi Domenico (1976), padre Lo Bue Salvatore (1979), dott. Pino Tardo (1981). Nel 1979 (30 giugno) la Biblioteca è  dotata di uno statuto (organizzazione, attività, funzionamento).
Affidata a papas Jani Di maggio, dopo la sua morte (1967), la Biblioteca rimane chiusa al pubblico, anche in considerazione del sopravvenuto terremoto del 1968. Dato il particolare valore del patrimonio librario però non è completamente ignorata la Biblioteca e viene deciso il suo trasferimento in nuovi locali (dalla originaria sede al piano terra del palazzo comunale). Il trasferimento è effettuato nel 1981 (in via Roma) nei locali dell’ex ospedale.
A seguito del trasferimento i vecchi scaffali in legno, non più utilizzabili, sono sostituiti da nuovi scaffali in metallo, su cui sono raccolti ordinatamente tutti i libri, in particolare quelli preziosi provenienti dalla biblioteca di S. Maria del Bosco.
Essendovi solamente un registro-inventario, è avviata e completata anche la classificazione e la catalogazione dei nuovi libri secondo moderni criteri. Ogni volume inoltre è dotato di una scheda. Dalla via Roma la sede della Biblioteca è trasferita successivamente nei nuovi locali della Scuola Media (1985?) e da qualche hanno ha sede al primo piano della nuova palestra comunale (via Palermo) ed il suo funzionamento è affidato a due dipendenti comunali. Recentemente la Biblioteca è stata intitolata a padre Lorenzo Tardo (1883 - 1967), jeromonaco della Badia Greca di Grottaferrata, nato a Contessa, studioso di Melurgia Bizantina (Blog del 12 febbraio 2012).
All'attività ed al funzionamento, alle esigenze di restauro e di verifica dei vecchi preziosi libri, al ruolo di programmazione e coordinamento delle attività culturali locali e ad altri aspetti della gestione della Biblioteca sarà dedicato un altro testo.

La classificazione dei volumi di S. Maria del Bosco è redatta dal prof. Calogero Raviotta (1870-1939), primo bibliotecario che cura dal 1902 l'organizzazione ed il funzionamento della Biblioteca comunale. Il riepilogo manoscritto, costituito da un foglio doppio con annotazioni varie e la firma autografa del prof. Raviotta, è custodito nella Biblioteca comunale di Contessa, unitamente all’elenco dei libri di  S. Maria del Bosco, consegnati al Municipio di Contessa nel 1902. In tale riepilogo, di seguito riportato, le lettere maiuscole (A, B, C, D, E) indicano la Classe, i numeri romani (I, II, cc.) indicano la Categoria, le specificazioni tra parentesi invece indicano la Divisione.      
A.   TEOLOGIA
A1 Sacra Scrittura (Testi e traduzioni; Interpreti della sacra scrittura; Filologia sacra)
A2  Liturgia (Trattati su riti, cerimonie ed uffizi; collezioni di liturgie in diverse lingue)
A3  Concili (Trattati concernenti concili e sinodi)
A4  Santi Padri (opere dei Santi Padri greci e latini)
A5  Teologi (Scolastica, dogmatica, morale, ascetica, mistica; omelie e sermoni, ecc.)
A6  Filosofi (Opere filosofiche sulla divinità e sui culti religiosi)

B.    GIURISPRUDENZA
B1  Diritto di natura e delle  genti (Estratti generali e diritto internazionale)
B2  Diritto civile e criminale (Diritto romano e diritto francese)
B3  Diritto canonico ed ecclesiastico (Trattati; lettere di Papi, Canoni, Bolle, Decretali, ecc.)

C.      SCIENZE ED ARTI
C1  Scienze fisiche e chimiche (Trattati di chimica, trattati di fisica)
C2  Scienze filosofiche, pedagogiche e sociali (Filosofia, Pedagogia, Sociologia)
C3  Scienze naturali (geologia, botanica, zoologia, fenomeni della natura, agricoltura, economia)
C4  Scienze mediche (medicina, farmacopea, veterinaria)
C5  Scienze matematiche (Matematica pura, Matematica applicata)
C6  Ginnastica (Trattato di ginnastica)
C7  Arti meccaniche (Pirotecnica, tornio meccanico, trattati di arte culinaria)
C8  Belle arti (Calligrafia, disegno, pittura, musica)
      
D.      BELLE LETTERE  
D1  Linguistica (Grammatica, retorica, dizionari ed enciclopedie, classici latini)
D2  Poesia (Raccolte di poesie di diversi autori, poeti)
D3  Poesia drammatica (Poeti drammatici)
D4  Prosa (Romanzi, racconti, novelle, favole, dialoghi, orazioni)
D5  Epistolario (Epistole varie)

E.        STORIA
E1  Prolegomeni storici (Geografia, viaggi, cronologia, mitologia, ecc.)
E2  Storia delle Religioni (Storia della chiesa, storia delle eresie e scismi),
E3  Storia antica (Storia antica di tutte le nazioni)
E4  Storia moderna (Storia moderna di tutti i popoli)
E5  Paralipomeni storici (Storia letteraria, biografie e autobiografie, imerologie,  giornali).

Mons. Giuseppe Schirò (1846-1927), Arcivescovo Metropolita  di Neocesarea nel Ponto. 
Nato a Contessa Entellina  il primo gennaio 1846, compie  nel Collegio Greco di Roma e nelle scuole di Propaganda Fide l'intero corso degli studi di letteratura, filosofia e teologia ed è ordinato diacono e sacerdote a Palermo nel luglio 1868.
Novello sacerdote  è di valido aiuto al parroco di Contessa e quindi maestro di disciplina nel Seminario greco-albanese di Palermo. Nel 1874  gli è affidata la parrocchia  di  rito  bizantino  di Malta. Promosso Vescovo ordinante delle Calabrie nel 1889, è eletto  titolare di Gadara. Nel 1890 è preposto al Collegio italo-albanese di S. Adriano in Calabria. Nel 1895 si trasferisce a Roma, dove gli è affidata la coadiutoria di Mons. Stefano Stefanopoli, Prelato ordinante per il rito bizantino. Il 4 novembre del 1895 è promosso dalla sede titolare episcopale di Gadara, da lui occupata fino allora, a quella metropolitana di Neocesarea nel Ponto. Nel 1902 ottiene di essere esonerato dall'ufficio di Prelato ordinante e quindi, libero da ogni incombenza, può dedicarsi ad un ministero,  sempre amato ed esercitato con molto frutto: la predicazione. Parla molto bene, ed è ricercato ovunque. Tiene un discorso al Congresso Eucaristico di Orvieto nel 1897, ed un altro al Congresso Eucaristico nazionale italiano di Venezia nello stesso anno. Predica il Quaresimale del 1902 a S. Giovanni in Laterano.
Lascia Roma nel mese di luglio del 1923 per andare a passare gli ultimi anni a Contessa, dove muore il primo agosto del 1927. I suoi resti mortali riposano (tumulazione speciale) nella chiesa parrocchiale di rito bizantino di Contessa Entellina, dove sono  traslate nel 1994 dal Cimitero di Contessa, dove era custodita la sua urna cineraria.

(Biblioteca di Contessa - continua)


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