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lunedì 11 novembre 2013

L'Italia che affonda

Il boom di bingo, ricevitorie delle scommesse, riffe, lotterie, poker online, slot machine non conosce crisi in questa Italia in mano alla classe dirigente piu' incompetende d'Europa che affonda lentamente ma senza che si provi ad invertirne la meta. Gli introiti del gioco d’azzardo solo nel 2012 sono cresciuti del 30 per cento e ormai rappresentano il 4 per cento del Pil. Cifre che gridano vendetta in quanto un popolo che cerca la sopravvivenza in quella direzione mostra di meritare la classe dirigente piu' arruffona del pianeta, classe dirigente che in effetti ci ritroviamo. L’età media dei giocatori si abbassa ogni giorno di più. Se poi si pensa che moltissime sale sono controllate dalla criminalità organizzata, allora il quadro antropologico del disastro a cui ci sta conducendo il gruppo di parassiti che ci governa è davvero completo. Certo la passione per l’alea ha ragioni sociali e culturali antiche, anche perché poggia su un istinto ludico profondamente e universalmente umano. E il nostro Paese ha sempre amato giochi popolari come il lotto. In cui però l’inseguimento della fortuna coinvolgeva l’intera collettività. Oggi ciascuno è solo con il proprio vizio: i governanti che inseguono il loro affarismo personale e i singoli che da "ciechi" rincorrono il Fato.

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