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domenica 10 novembre 2013

Il Vangelo alla luce dei fatti di ogni giorno

Oggi in Chiesa, nella chiesa dove e'  seguito il rito bizantino, e' stato proclamato il Vangelo di San Luca, il brano che racconta della parabola del buon samaritano. Ascoltavo e riflettevo.  Era infatti interessante sia la Parola proclamata che il commento svolto dal celebrante e  pensavo che quella parabola era abbastanza adatta ai nostri giorni. Contrapponeva il comportamento di un sacerdote e di un levita (casta religiosa) con quello di un eretico samaritano, evidenziando come sia stato costui ad imitare il comportamento misericordioso  di Dio piuttosto che i primi due nei confronti di un povero viandante che era stato aggredito e malridotto dai briganti. Il Vangelo di oggi metteva -mi e' sembrato- sotto accusa il sistema religioso a cui i primi due personaggi appartevevano. Non nascondo che mi sono passate per la mente i comportamenti di tanti odierni religiosi e li ho raffrontati con quelli di alcuni cosiddetti non credenti. Ho ravvisato che tanta gente ritenuta eretica,  e' in verita' piu' credibile e piu' accogliente nei confronti del prossimo bisognoso di servizi e di sostegni rispetto ad  alcuni funzionari della religiosita'. Il brano del Vangelo mi ha fatto capire che il concetto di "credente" e' ben diverso da quello di  religioso; che il concetto di "prossimo" non va riferito solo al vicino di casa ma anche -e ai nostri giorni soprattutto-  all'immigrato che invece una legge infame (la Bossi-Fini) condanna all'annegamento al largo di Lampedusa per la semplice ragione che si tratta di uno che ha fame.

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