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lunedì 25 novembre 2013

Caso Berlusconi. Il Capo di FI chiede la revisione del processo e lancia un appello a PD e M5S

La Conferenza Stampa di oggi pomeriggio
"Contiamo di avere 12 testimonianze di cui più della metà, credo 7, completamente nuove" per avanzare la richiesta di revisione del processo.
Lo ha detto Silvio Berlusconi incontrando la stampa nella nuova sede di Forza Italia.
Berlusconi è tornato a lamentarsi per le "violazioni di ogni principio legale" che ha fatto sì "che sia stato fissato per mercoledì il voto in aula" sulla sua decadenza.
I nuovi documenti che giungono dagli Stati Uniti verranno presentati alla Corte d'Appello di Brescia "per chiedere la revisione del processo". Lo ha detto lo stesso Silvio Berlusconi parlando anche di "12 testimonianze, di cui sette completamente nuove, e altre già proposte ai collegi di primo e secondo grado ma respinte".
E in vista del voto sulla decadenza fissato per mercoledì, Berlusconi si è appellato ai colleghi senatori: «Vi chiedo di riflettere nell’intimo della vostra coscienza a maggior ragione visto che il voto è palese. Non tanto per la mia persona, ma per la nostra democrazia. Valutate le nuove prove e i documenti che stanno arrivando».
E ancora: «Non assumetevi una responsabilità che graverebbe per sempre sulla vostra vita e sulle vostre coscienze e di cui in futuro potreste vergognarvi di fronte ai vostri figli, agli elettori e agli italiani».
L'Intervista a Radio Uno-Rai
"Io non vedo come si possa chiamare in modo diverso se non colpo di stato". Silvio Berlusconi, intervistato stamane da Radio Uno Rai, ha risposto indirettamente a Giorgio Napolitano sulla questione della grazia ribadendo la valutazione fatta sabato scorso sul voto sulla sua decadenza previsto al Senato per mercoledi'.  "Un colpo di Stato - ha continuato -che parte da una sentenza politica criminale per eliminare il leader del centrodestra e spianare la strada alla sinistra. 
Ieri il Quirinale aveva gelato Berlusconi affermando che non ci son le condizioni per la grazia, definendo di estrema gravità le sue affermazioni e invitando al rispetto della legalità.
Ancora oggi il presidente della Repubblica ha lanciato "un pacato appello a non dar luogo a comportamenti di protesta che fuoriescano dai limiti del rispetto delle istituzioni e di una normale, doverosa legalità".  Napolitano "non intende utilizzare le prerogative che la Costituzione gli assegna al fine di sanare una grave ingiustizia" e in questo modo "si assume una grande responsabilità' di fronte alla storia e al futuro dell'Italia" ha affermato in una nota Sandro Bondi, sostenendo che la decadenza di Berlusconi è un "colpo di Stato".
 
 
 

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