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sabato 12 ottobre 2013

Amnistia e indulto. Quanta ipocrisia attorno alla questione !

L'ombra di Silvio Berlusconi continua a pesare come macigno sulla vita pubblica italiana. Ogni mossa, ogni iniziativa delle forze politiche viene letta in funzione del "condannato" Silvio Berlusconi.
Nei mesi scorsi, quando della condanna del Caimano non si parlava, il Partito Radicale ed il Partito Socialista hanno raccolto le firme per alcuni Referendum in materia carceraria.  La situazione carceraria italiana non è infatti affatto delle migliori. In piu' penitenziari  non viene rispettata  -per mancanza di spazi- la normativa ed ancor prima la dignità dell'uomo.
Il problema carcerario italiano  attiene alla violazione dei diritti dell'uomo da cui nessuno può prescindere. Sono tredici le regioni in cui la situazione di sovraffollamento raggiunge limiti insostenibili. I dati più allarmanti giungono dalla Campania che ospita quasi il 40% in più dei detenuti consentiti; l'Emilia Romagna con il 60%; il Lazio con il 50%; la Lombardia con il 45%; la Sicilia con oltre il 30%.
Il dato siciliano è in miglioramento rispetto al 2012 poiché si è passati da 7.870 carcerati a 6.987 su una capienza massima totale di 5.540, ma restano ancora 1.447 detenuti di troppo. C’è da dire che l’Isola conta sette istituti in più della Lombardia e possiede il doppio di penitenziari rispetto al Piemonte quasi a parità di popolazione.
Nei giorni scorsi  il presidente della Repubblica ha aperto un dibattito che negli ultimi giorni sta infiammando gli animi di tanti.  Napolitano, partendo dalla condanna della Corte europea per i diritti dell'uomo che ha dato all’Italia un anno di tempo per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri, ha lanciato un messaggio alle Camere.
Molteplici potrebbero essere i metodi risolutivi, ma non tutti permetterebbero la correzione del sistema in un lasso di tempo tanto ristretto. Dunque, la soluzione che potrebbe assolverci dalla condanna sarebbe l'applicazione dell'indulto e dell'amnistia.
Al contrario il progetto di costruzione di nuovi edifici carcerari spingerebbe troppo in avanti i tempi. La proposta ha ricevuto l'accoglimento del Pdl e del presidente del Consiglio Letta, ma dall'altra parte ha suscitato diffidenza (magari finta)  nel Pd. Non sono mancate le fazioni apertamente contrarie come la Lega nord, il cui segretario, Roberto Maroni, si è espresso in favore della costruzione di nuovi penitenziari. Il Movimento cinque stelle, che per demagogia sorpassa la stessa Lega,  spara lingue di fuoco contro Napolitano, criticandone aspramente la proposta e dimostrandosi irrevocabilmente avverso.
Eppure e'  evidente l’urgenza di un provvedimento immediato, perché non intervenendo si potrebbe rischiare l'aumento del debito pubblico della giustizia. Infatti, per il caso Torreggiani (dal nome di uno detenuti ricorrenti) la Corte europea ha sanzionato le carceri italiane per un ammontare di 100.000 euro per detenuto. Se, quindi, dovessimo moltiplicare questa somma per il totale di ricorrenti, si giungerebbe ad un maxi risarcimento di 40 milioni di euro, senza contare i reclami che potenzialmente possono ancora essere presentati.
Marco Pannella solleva il problema da anni. E' egli per caso un servo di Silvio Berlusconi ?
Peraltro, va ricordato ai demagoghi da strapazzo, che mai nella storia repubblicana i reati fiscali sono rientrati nella clemenza del legislatore. 

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