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martedì 10 settembre 2013

Cose da conoscere ... ...

I Comuni in Italia per il proprio
personale non dovrebbero spendere più del 40%
delle spese correnti.
La media nella Regione Sicilia è 48,1%.
Influiscono, ovviamente, i 20 mila precari assunti dalla
Regione ed assegnati ai Comuni ed il personale Ato, moltplicatosi
in pochi anni in misura esponenziale.
 

Si, è un quadro a tinte fosche quello tracciato dalla Corte dei Conti Sicilia nel suo Rendiconto generale per il 2012. Una situazione, quella dei Comuni dell’Isola, che non fa intravedere nulla di buono per il futuro, a meno di una repentina, e allo stato attuale quanto mai improbabile, inversione di tendenza da parte dei sindaci e soprattutto del legislatore regionale.
Ciò che è certo è che le “malattie” di cui sono affetti gli Enti locali della Sicilia potrebbero porre a rischio la loro sopravvivenza. E a pagare, come sempre, alla fine saranno i cittadini-contribuenti, spesso gente inconsapevole di ciò che combinano i loro amministratori.
 Non c'è dubbio che le spese per il personale nei Comuni dell'isola sono oltre i limiti di legge, ed ancora peggio che sono parecchio ingenti i debiti fuori bilancio.
Non parliamo poi della capacità di riscossione dei Comuni ridotta ai minimi termini; non scordiamoci -per dire- che nei mesi antecedenti le elezioni amministrative pure il Comune di Contessa Entellina ha cancellato poco meno di 300 mila euro di "residui attivi".
Tutto ciò sta per portare i Comuni alla bancarotta senza che ne sussista in giro consapevolezza. Sempre per voler dire qualcosa: nessun consigliere né di maggioranza né di minoranza si è stupito a Contessa Entellina, nessuno ha portato in piazza nel corso della campagna elettorale la "cancellazione" di quasi €. 300 mila.
Per i sindaci è il momento di svegliarsi e iniziare a tagliare in direzione delle spese inutili e clientelari. Non dai servizi a favore della popolazione, ma da tutto ciò che non è necessario, che non crea disaggio alla cittadinanza.

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