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martedì 13 agosto 2013

Pubblica Amministrazione. Opacità oppure trasparenza degli atti pubblici condizionano il livello di corruzione della classe politica

Se ci venisse chiesto come fare a tagliare la spesa pubblica senza al contempo ridurre il livello dei servizi pubblici, tanto per iniziare un discorso che potrebbe essere abbastanza lungo a secondo che se ci trovassimo nel Nord, al Centro o nel Meridione d'Italia suggeriremmo di utilizzare, per gli acquisti, i prezzi della Consip.
Abbiamo notato che il Comune di Contessa Entellina, da qualche mese, vi fa ricorso.
Consip = (Concessionaria servizi informativi pubblici) Spa cui aderiscono i fornitori che non vogliono speculare.
Non si riesce a capisce perché le Pubbliche amministrazioni (Enti Pubblici, Regioni, Province e Comuni) non comprino a prezzi Consip, sgombrando così il campo da ogni ipotesi, sospetto di corruzione.
Non abbiamo dubbio che esiste gente che nelle campagne elettorali si impegna "in politica" solo ed esclusivamente per far diventare la moglie, il fratello, il cugino, "il compare" fornitore della Pubblica Amministrazione.
 Vi è un altro modo ancora per tagliare la spesa pubblica senza tagliare i servizi: utilizzare i costi delle cosiddette Regioni benchmark, individuate in Umbria, Marche ed Emilia. Se quelle tre Regioni comprano beni e servizi ai prezzi più bassi non si capisce perché le altre 17 non possano comprarli agli stessi prezzi, o inferiori, se non vogliono usare la corruzione.
 I modi per tagliare la spesa pubblica statale, regionale e locale sono ben individuati. Chi non vuole tagliare lo fa per mantenere privilegi ed estesa corruzione, portata da chi paga la cagnotte in modo da avere il vantaggio di incassare di più. Non si può pensare che la Magistratura possa scoprire questa estesa area di malversazione. E' così esteso il fenomeno che l'Italia destina alla corruzione ben 60 miliardi di euro. In Europa siamo in classifica peggio della Bulgaria e nel mondo peggio del Ghana. 

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