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giovedì 28 febbraio 2013

Regione Sicilia. Sono stati assunti 512 autisti nel Servizio 118. La Corte dei Conti sostiene che non servivano: clientelismo

Alla base delle assunzioni di 512 autisti-soccorritori delle ambulanze del servizio 118 ci sarebbero state “Logiche clientelari e pressioni lobbystiche”.
A sostenerlo è la Sezione giurisdizionale d'Appello della Corte dei Conti che, nel condannare 17 politici siciliani, membri del governo del governo di Totò Cuffaro e della Commissione Sanità dell’Ars, ha quantificato un danno all'erario di oltre 12 milioni di euro
I magistrati contabili hanno confermato la legittimità della scelta degli amministratori di allora di ampliare il numero delle ambulanze. Ma hanno fortemente censurato il ricorso a 512 nuovi autisti-soccorritori avvenuto senza alcun motivo, senza, cioè, la presenza di fatti o dati oggettivi che comprovassero la necessità di quelle assunzioni.

La condanna investe; Totò Cuffaro, Innocenzo Leontini, Carmelo Lo Monte, Antonio D’Aquino, Francesco Scoma, Francesco Cascio, Fabio Granata, Michele Cimino, Mario Parlavecchio, Giovanni Pistorio e i componenti dell'allora commissione Sanità dell’Ars: Santi Formica, Nino Dina, Giuseppe Basile, David Costa, Giuseppe Arcidiacono, Giancarlo Confalone, Angelo Stefano Moschetto.

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