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domenica 17 febbraio 2013

Grecia. La crisi infinita e la classe politica che non sa additare il tempo della ripresa

Petros Markaris e' uno scrittore, un romanziere, greco che vive in Italia ma che ovviamente mantiene il cuore ed i sentimenti in Grecia. E' autore di un libro, Tempi bui, edito da Bompiani.
Questo che riportiamo e' il quadro drammatico che egli traccia sullo stato di salute del suo paese, sotto il profilo socio-economico:

La crisi mostra di non volere finire mai ed intanto in Grecia la classe media e la piccola borghesia sono state distrutte. Sono proprio queste fasce sociali quelle che in assoluto hanno pagato il prezzo piu' alto della drammatica situazione. Questi gruppi umani si sono sostanzialmente impoveriti.
Gli stipendi e le pensioni sono stati tagliati e non possiedono un sufficente potere d'acquisto.
Il 33% dei greci ed il 56% dei giovani greci sono disoccupati.
La gente e' disperata e nessuno riesce a confidare, a speranze nel futuro. La gente vorrebbe sentirsi dire dai politici: "non temete, fra quattro o cinque anni usciremo dal tunnel e rivedremo la luce del sole" ed invece nessun politico parla loro, nessuno spiega loro se esiste una possibilita' sia pure lontana di uscire dal tunnel.
La politica non dice e non spiega al popolo greco la verita' sulla situazione in cui si versa attualmente.
I giovani greci erano cresciuti con fiducia assoluta nell'Europa, in mamma Europa; erano convinti che non avrebbero mai sofferto la fame. Invece !
In Grecia, in campagna, nelle isole, esiste fra la gente la solidarieta' e la fraternita' fra tutti, si vive infatti discretamente, ma in un aggregsato urbano, in una citta' di cinque milioni, come Atene, la gente sta soffrendo davvero la fame.
(appunti ripresi da un servizio di Radiorai 3)

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