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mercoledì 20 febbraio 2013

Cose da conoscere ... ...

La festa è finita, Sindaci incapaci andate in pace !
In Sicilia, vi sono 22 Comuni in pre-dissesto finanziario e 11 in dissesto, quasi il dieci per cento del totale. Ma fra il restante 90 per cento, molti altri si stanno avviando sulla via dell’inferno conseguente a comportamenti scorretti dei sindaci incapaci che del clientelismo e del favoritismo hanno fatto la loro guida. Taluno di questi specializzato fino al punto di saper distribuire generi alimentari nel proprio territorio ed in quello altrui (Abbiamo in mente un sindaco che si preoccupava di far arrivare generi alimentari fino a Palazzo Adriano).
Molti dei sindaci che stanno affossando le finanze comunali dei comuni di Sicilia obiettano che le difficoltà finanziarie sono conseguenti ai tagli statali e regionali.
Questo è vero!
Ma è anche vero che essi non si sono affrettati a procedere a una revisione della spesa dei loro enti procedendo all’indispensabile e urgente taglio di quella parte improduttiva, nonché di sprechi sotto tutti i punti di vista.
Il riequilibrio dei conti, pur in presenza di minori entrate, è indispensabile ed è obbligatorio per legge. C’è da aggiungere che molti Comuni non hanno tempestivamente attivato il Nucleo tributario locale per scoprire i cattivi cittadini evasori, ricevendone il grande beneficio del ristorno delle imposte evase a proprio favore. Hanno addirittura consentito che, -risulta sia accaduto a Contessa Entellina-, entrate proprie dei Comuni non siano state riscosse per ben 11 anni, pur se accertate ed iscritte quindi in bilancio.

Pochi hanno capito che le risorse sono fortemente diminuite e che questo farà in avvenire esaltare le qualità dei sindaci e dei ragionieri dei Comuni che saranno capaci di riequilibrare i conti e ripianare i debiti.

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