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lunedì 11 febbraio 2013

Comune di Contessa Entellina. I Consiglieri chiedono al sindaco di esporre in analitici dettagli i conti dell'Ente

I Comuni siciliani sono in gran parte economicamente dissestati. "Se crolla Messina, crolla la Sicilia", ha detto  qualche settimana fà Rosario Crocetta, parlando con i giornalisti sul rischio default che riguarda non pochi comuni siciliani. Quello di Messina, in particolare, ha accumulato un deficit di circa 240 milioni di euro - ha detto ancora il governatore - ed e' sull'orlo del dissesto.
E' di due giorni fà la notizia che i comuni che hanno chiesto il "dissesto" sono, nell'isola, ad oggi ventuno. La Corte dei Conti, sulla scorta del recente ordinamento che affida ad essa la sorveglianza dei conti di tutti gli enti pubblici, in questi giorni ha scritto pure al Comune di Contessa Entellina segnalando dei punti nodali che si sostanziano nel fatto che dal gennaio scorso il 50% dei proventi da multe nella scorrimento veloce Palermo-Sciacca andranno in direzione dello Stato e nel fatto che i trasferimenti ordinari da Stato e Regione si sono ridotti.
Quindi ?
La Corte dei Conti ha raccomandato tagli alle spese correnti per riconseguire al più presto possibile il "riequilibrio". Operazione questa, ovviamente, ottenibile col varo immediato del Bilancio 2013 e precludere, per questa via il sistema di spesa per dodicesimi.
E' bastata questa lettera ed i precedenti allarmi che da mesi arrivano sulla pesantezza dei conti del Comune, fino al punto che in questi giorni si sta tentando il recupero dei "canoni" dell'acquedotto risalenti addirittura ad 11 anni fà ... ! ! !, per indurre i consiglieri della già fu maggioranza e dell'opposizione a presentare una mozione per obbligare il sindaco ad esporre  in "analitici dettagli"  lo stato effettivo della finanza locale.
La preoccupazione è che se il Comune va in dissesto le già alte tassazioni dei tributi locali dovranno ulteriormente toccare il tetto previsto dalla legge. E ... purtroppo la realtà socio-economica di Contessa Entellina rasenta condizioni ..... di grave disoccupazione non solo nelle fasce di prestatori manuali ma anche e soprattutto intellettuali, dalle cui case e famiglie giornalmente si apprende la determinazione di dovere  emigrare, di lasciare il paese.
 
I consiglieri firmatari della mozione hanno preso spunto dalla decisione di giunta di attivare un asilo nido, che come è noto dopo gli iniziali contributi regionali dovrà reggersi con fondi municipali e l'obbligatoria compartecipazione degli utenti. Utenti che come abbiamo ricordato vivono in una realtà di disoccupazione generalizzata.
 
TESTO DELLA MOZIONE
Consiglieri Comunali
Contessa Entellina (pa)
                                                                                              Al Presidente del Consiglio Comunale di Contessa Ent.
                                                                                                 Al Sindaco del Comune di Contessa Entellina
OGGETTO: Mozione ai sensi dell’art. 23 del Regolamento del Consiglio Comunale inerente il programma di implementazione del servizio asilo nido.
  I sottoscritti consiglieri comunali al fine di esercitare le funzioni di indirizzo nel contesto amministrativo del Comune chiedono che in occasione della prossima sessione consiliare venga trattata la seguente Mozione.
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M O Z I O N E  circa l’avvio  delle procedure per l’attuazione del programma di gestione del servizio asilo nido
PREMESSO che
-gli scriventi ritengono l’asilo nido una istituzione con finalità educative, culturali e sociali di elevata rilevanza ed importanza per la crescita e lo sviluppo dei bambini;
-detta struttura assume grande utilità soprattutto nelle comunità ad alto livello occupazionale, quando le donne contribuiscono alla produzione di un ulteriore reddito familiare;
-il ruolo degli amministratori pubblici esige di dover fare i conti con l’attuale crisi della finanza pubblica e con le scarse risorse a disposizione per  fronteggiare i bisogni della comunità;
- che il Programma straordinario di settore avviato dalla Regione Sicilia sin dal 2008 esige dagli Enti Locali che ad esso aderiscono impegni vincolanti e non limitati al solo co-finanziamento. Infatti oltre alla copertura finanziaria per l’investimento in conto capitale per i lavori di riadeguamento dei locali di via Palermo che in gran parte ricadono con fondi europei sulla Regione ed ai fondi di gestione del servizio, che per il primo triennio graveranno sulla medesima Regione, il Comune è tenuto a garantire il funzionamento del Servizio di cui si discute almeno per ulteriori sette anni con risorse proprie.
- i costi gestionali, seppure non contabilizzati e/o ufficializzati in alcun atto amministrativo dall’Amministrazione Comunale, sono irrimediabilmente da ritenere non sostenibili dal Comune di Contessa Entellina.
- che i richiamati costi di gestione appaiono ulteriormente più gravosi a causa della ridottissima natalità degli ultimi anni.
Q.S.P.
CONSIDERATO che il progetto di ristrutturazione dell’asilo nido comunale presentato dal nostro comune nel 2009 al Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali non ha finalità di migliorare e restaurare un edificio, bensì di erogare un servizio pubblico commisurato alla domanda effettiva dell’utenza locale, di cui il Comune non ha misurato l’entità e che comunque si prefigura non sostenibile sotto il profilo finanziario da parte delle finanze comunali.
CONSIDERATO inoltre che la strada intrapresa dalla Giunta Municipale di volere “esternalizzare il servizio” non sopperisce alla carenza di risorse finanziarie che comunque l’iniziativa esige.
CONSIDERATO che trascorso il primo triennio di gestione, alimentato dalle risorse regionali, ove il Comune non riesca a garantire il regolare funzionamento del servizio incorrerà nella revoca dei contributi percepiti e al recupero, da parte della Regione, di quanto erogato;
CONSIDERATO che non risulta allo stato attuale alcuna analisi finanziaria elaborata dalla Giunta che dimostri la sostenibilità dei costi del servizio di cui si discute;
VISTA la Circ. 50339 del 19.12.2012 dell’Assessorato Reg.le Famiglia;
VISTI gli atti di Giunta nn. 18/2009, 35/2010, 8/2013,
Al fine di evitare che l’Amministrazione Comunale possa ulteriormente elevare la già pesante pressione tributaria locale per finanziare l’istituzione di servizi che se pure apprezzabili non presentino caratteri di prima necessità;
IMPEGNA
L’Amministrazione Comunale a presentare in Consiglio Comunale un articolato piano finanziario- gestionale dell’iniziativa in argomento, con rappresentazione numerica dei potenziali utenti in relazione ai flussi di natalità e di emigrazione che, purtroppo, caratterizza il nostro paese.
In carenza della superiore preliminare valutazione, che avrebbe dovuto presiedere l’operato dell’Amministrazione sin dal 2009 quando è stata avviata la pratica, di voler sottrarre la comunità di Contessa Entellina da disastri finanziari, che purtroppo è dato cogliere in più luoghi della Sicilia ad opera di amministratori disinvolti. 

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