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martedì 5 febbraio 2013

Come valorizzando il territorio si può innescare lo sviluppo ..... di Nicola Graffagnini

L’esperienza dell’albergo diffuso  in Friuli. Una  delle prime   in Italia.  La  dimostrazione che un turismo  diverso e più sano  non solo è possibile  ma  è la tendenza per  il futuro  verde.

 L’albergo diffuso  nacque  a Sauris  nei primi anni ottanta quando,  a causa del terremoto, iniziava una nuova ondata  migratoria degli abitanti, rimasti in   quattrocento  rispetto ai mille  di inizio secolo  e tutti con la valigia in mano.
Si trattava di ristrutturare case, stalle e fienili perché potessero accogliere i turisti  che iniziavano ad arrivare  per sciare o per una  ciaspolata e apprezzavano  la cultura e la lingua locale.
Infatti Sauris   .. in Carnia del Friuli  è un’enclave  di tradizione germanica, fondata probabilmente da austriaci, come testimonia il dialetto  parlato,  simile al tirolese  che si parla qui.
I  turisti, dal racconto di Pierluigi Sartor, uno dei  promotori storici del progetto, non chiedevano villette e residence, ma di dormire nelle  case  tradizionali  del  Borgo.
I giovani  del paese allora colsero l’opportunità  di rimanere a vivere qui come guide turistiche, senza dover vendere  la casa dei nonni e degli antenati e partire.
Come ha fatto  Pierluigi che accompagnava il nonno  nei pascoli e ora ha la soddisfazione  di vedere ancora  la casa  integra, con la porta originaria, il meno possibile  è stato toccato  per trasformarla  in albergo diffuso. Ce ne sono  quattordici, attivissime d’estate.
Molto si impara  sulla storia  e la cultura locale  al Museo Etnografico, per esempio che l’origine   di Sauris  è strettamente legata al culto del santo re, Osvaldo di Northumberland, al quale è dedicato un Santuario con uno splendido altare ligneo    del Cinquecento.
A Sauris non bisogna allontanarsi troppo la sera per vedere i caprioli o i cervi che pascolano sotto le case.
Quì si caccia, anche se è caccia di selezione, perché non siamo nel parco delle Dolomiti friulane.
A Sauris  si va anche per la  gastronomia, il noto prosciutto affumicato,  ma anche la birra artigianale prodotta  dal,locale birrificio, i ristoranti del paese  sono ottimi. I salumi sono prodotti in due  salumifici, il più grande dei quali, WOLF, impiega  ben sessanta persone. Molte non  sono del paese  e ogni giorno fanno diversi chilometri  di strada tortuosa e gallerie per arrivare fin qui  dove l’aria  è migliore per affinare  i prosciutti.
 E così … Sauris, da terra storica di emigrazione, grazie al turismo e alla gastronomia, è diventata  terra di immigrazione.
Dopo  Sauris, esempi di albergo  diffuso sono sorti a BOSA in Sardegna, poi ad Alberobello  in Puglia, e oggi ve ne sono in altre regioni del centro e Nord Italia, anche se il Friuli Venezia Giulia resta la regione dove se ne contano di più.
Questa forma alternativa di alloggio loww cost  e soprattutto  a basso impatto ambientale, perché si riciclano  caseggiati  già esistenti, può essere la chiave  di volta  per  molti borghi  di  collina o di montagna  della nostra penisola,  in via di spopolamento, che possono contare  sul paesaggio, sui prodotti  genuini della terra  e soprattutto sulla calda e tradizionale ospitalità degli abitanti.
(  sintesi  tratta da Famiglia Cristiana – 1 Gennaio 2012 . autore Gabriele Salari )

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