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sabato 26 gennaio 2013

Monte Paschi. I giornali descrivono gli elementi che inducono a pensare alla maxi-tangente per ladri-politicanti

La procura di Siena lavora da qualche tempo su una ipotesi di lavoro che ieri e' stata diffusa  dal Giornale e oggi e'  stata ulteriormente approfondita da Repubblica e Corriere della Sera.
Qualche anno fa', quando Monte dei Paschi di Siena acquisto' dalla spagnola Santander la banca Antonveneta 2 miliardi del prezzo pattuito siano stati “parcheggiati” a Londra in attesa di farli rientrare in Italia. E poi, prosegue Repubblica, sarebbero stati dirottati a politici e manager.
Riferisce Repubblica che i 9 miliardi del prezzo pattuito per comprare Antonveneta dal gruppo bancario Santander “vennero versati in due tranche e su due conti distinti: 7 miliardi direttamente agli spagnoli di Santander, e gli altri due su un conto, sempre nella disponibilità di Santander, ma presso una banca londinese”.
Secondo Repubblica, la Procura della Repubblica di Siena  ha ipotizzato che quei due miliardi potessero essere una tangente. Il perché è semplice: Santander sarebbe stata disposta a vendere Antonveneta per 7 miliardi. Dunque, perché sborsarne 9?
E perché con questa modalità di pagamento?
A rafforzare l’ipotesi si aggiunge l'articolo del Corriere della Sera.  Secondo quanto scrive il Corriere, l’ipotesi degli investigatori è che alcuni manager del Monte dei Paschi abbiano ricevuto premi in denaro per aver ben condotto l’operazione.
Per il Corriere della Sera “l’ipotesi di reato è appropriazione indebita e falso in bilancio” e  spiega che l’interesse giudiziario va anche aldilà di Siena: “Anche la procura di Milano si era interessata a Mps, aprendo autonomamente un fascicolo su Alexandria affidato al pm Giordano Baggio per appropriazione indebita e truffa da parte di alcuni funzionari della banca.” 
L’ipotesi, continua l’articolo, “è che vi siano state retrocessioni, ovvero presunti premi in denaro a manager Mps per aver realizzato l’operazione”. L'ipotesi investigativa si chiude col rientro della maxi tangente in Italia grazie allo scudo fiscale varato da Giulio Tremonti quando furono graziati, sul piano tributario, i capitali italiani illegalmente ospitati all'estero.
Sembra la traccia di un giallo; ma conoscendo i politicanti italiani ...

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