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martedì 6 novembre 2012

Questione morale. Il Parlamento con 100 uomini "macchiati" ha varato una legge inadeguata

I parlamentari della Repubblica che hanno questioni irrisolte con la Giustizia in Italia sono piu' di cento. Fra essi ci sono quelli per i quali esiste la richiesta di rinvio a giudizio che quelli gia' condannati e che tuttavia hanno il pudore di sedere nei banchi dove vengono elaborate le leggi. Non esiste partito o gruppo politico che possa dichiararsi esente da questa epidemia della disonesta'. Non esiste gruppo che non stenda il manto protettivo sui suoi mascalzoni, mascalzoni che se li si tiene al Parlamento e' segno che servono per qualche oscura finalita'. Non si spiega diversamente il difficilissimo parto che ha dovuto subire la ridicola legge anti-corruzione che alla fine e' venuta alla luce. Si,  in Italia i ladri ed i mascalzoni sono ben rappresentati in Parlamento. Quarant'anni fa' i partiti in Parlamento rappresentavano i lavoratori, i sindacati, le categorie produttive, la confindustria, i coltivatori diretti di bonomiana memoria. Oggi i partiti che siano pdl (con la elle) o pd (senza la elle) rappresentano le lobby, le cricche, la massoneria, le alte gerarchia della chiesa romana, e le consorterie piu' varie. Per dire,  il senatore Marcello Dell'Utri ha sulle spalle una condanna passata in giudicato a due anni per frode fiscale e false fatturazioni Pubblitalia. Egli e' vicinissimo a Silvio Berlusconi, gia' Presidente del Consiglio, e questi non trova ne' vergogna ne' sensazione alcuna per essere amico di un condannato. Condanne passate in giudicato hanno sia Umberto Bosse che Roberto Maroni. Condanna in terzo grado ha quel certo Scilipodi notissimo come voltagabbana e frequentatore di Tribunali (senza che ad oggi gli sia stata inflitta condanna definiiva) e' Silvio Berlusconi.  Precedenti Presidenti del Consiglio (da Cavour a De Gasperi) sarebbero rimasti innorriditi all'idea che un frequentatore di Aule giudiziarie potesse assolvere al ruolo di premier del paese. Non e' che Berlusconi possa disporre di esclusive. Ricordiamoci che il 7 volte Presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, e' stato coinvolto nelle indagini della P2 (Licio Gelli), della Mafia (Michele Sindona), Golpe Borghese etc. e tuttavia essendo stata dichiarata la prescrizione per i reati di Mafia fino al 1980 ad oggi il senatore a vita risulta macchiato del solo reato di diffamazione del magistrato Almeringhi. Evitiamo di soffermarci su ladroni milionari come risulta essere secondo l'accusa il senatore Pd Lusi che avrebbe sottratto 22 milioni di euro dalle casse margheritine senza che centinaia di parlamentari pd e rutelliani si fossero accorti dell'ammanco. Stupore in tutti gli osservatori ha suscitato l'operazione Rutelli che per tre/quattro anni e' stato in trasferta qua' e la' per l'emiciclo lasciando il Pd e adesso che le accuse della colossale ruberia sono state tutte convogliate sul povero Lusi e' rientrato (o si accinge a farlo) nella casa madre Pd. La deputata pd Francesca Cilluffo, torinese, subentrata a Piero Fassino nel seggio di Montecitorio dopo che era divenuto sindaco, assieme ad alcuni colleghi notai e' coinvolta in una frode fiscale dii milioni di euro. Ma questo non pteoccupa nessuno dei colleghi di partito. Sono piu' di cento i ladroni. Non vogliamo ricordarli tutti. Ci basta capire in quali brutte mani si trova il nostro paese. Si dovrebbe cacciare via questa classe dirigente corrotta. Cacciarli via e poi sostituirli con facce pulite, purche'  competenti. Non certo con bravi ragazzi diligenti e  grillini che sottostanno agli imput del  demagogo come fossero privi di cervello

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