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domenica 4 novembre 2012

Partiti dei dinosauri. Il finanziamento pubblico, di cui non si accorgono poi se finisce per le casette in Canadà, non vogliono che si tocchi

La signora Rosy Bindi non vuole andare a casa sua a godersi il vitalizio che sarà verosimilmente quasi pari all'indennità oggi percepita.
 E' stata per cinque legislature in Parlamento e non ha combinato il resto di nulla. Figurarsi: non si è nemmeno accorta che un suo amico, un suo collega parlamentare aveva investito i soldi dei cittadini, detenuti dal "gruppo" in cui lei si ergeva a "pasionaria", in Canadà. Investimenti immobiliari non per aprirvi delle sezioni di partito, no. Per ..., non sapremmo dire.
Lei si giustifica di essere stata una semplice militante nel partito margheritino, e si scorda che mai nessuno è divenuto ministro della sanità facendo il semplice militante in un partito.
Fatto sta che questa signora in tv parla di Matteo Renzi come peggio non si può.
Lo descrive come se fosse Silvio Berlusconi in persona.
La signora è assolutamente contraria all'ipotesi renziana di taglio (e peggio ancora di eliminazione del finanziamento pubblico ai giornali, ai partiti, ai sindacati, ai patronati, ai ... .
Si erge a guardiano del sistema che ha affossato l'Italia. Non le passa per la testa che se io preferisco:
-un partito,
-un sindacato,
-un Patronato,
-un giornale,
-una pizza
-una vacanza
devo pagare con i soldi del mio portafoglio e non con i soldi pubblici.
Chi vuole comprarsi la casetta in Canadà, come l'amico Lusi, non vada in Parlamento vada a lavorare a sudare, non si erga a detentore di "verità" per fregare i contribuenti.

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