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giovedì 25 ottobre 2012

Grecia. Il paese è stato affossato da una classe dirigente che si crede "furba" ma è composta da cialtroni

La vicenda "Grecia" sta diventando una barzelletta.
L'Unione Europea esige garanzie per riavere indietro i miliardari aiuti concessi ed ancora da accordare. I greci firmano, rassicurano e vogliono al più presto gli aiuti.
Ad un certo punto, dopo aver diffuso la voce che l'accordo è cosa fatta,  chiedono e rappresentano alla troika che per mettersi in riga, per dimostrare che le garazie non sono ... solamente firme sulla carta e basta, hanno chiesto che la dimostrazione della loro "buona volontà" non la diano da subito ma dopo due anni dai termini in precedenza concordati. Insomma per prepararsi psicologicamente hanno chiesto di poter disporre di più tempo.
L'Unione Europea ha mostrato comunque disponibilità.
Ma ecco la nuova uscita: "Siccome ci serve più tempo per prepararci a mostrare la buona volontà, per questi due anni di preparazione ci servono almeno altri 15 miliardi di euro di aiuti".
Si tratta di 15 miliardi di aiuti supplementari che si aggiungono ai 30 che fanno parte della tranche promessa per fare decorrere il tempo dell'auspicata "buona volontà". Dopo questa tranche esistono altre tranche, però i 15 ulteriormente richiesti sono un extra.
E mentre si discute di mostrare l'auspicata "buona volontà" nel paese circolano gli elenchi e le cifre dei politicanti greci che hanno trasferito i loro soldi in Svizzera.
Conoscere il modo di comportarsi dei politici greci è come occuparsi dei politicanti siciliani.
L'unico dubbio è quello di tentare di capire se i maestri siano i politicanti greci o quelli siciliani.

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