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venerdì 19 ottobre 2012

Campagna Elettorale. Il confronto TV fra candidati ......,di Nicola Graffagnini

Ieri mattina alle 10,30 RAI 3  ha dedicato  uno  speciale alle elezioni in Sicilia, ospitando  il primo confronto in studio tra i candidati a Presidente, stamattina allo stesso orario seguirà con il confronto   tra le Liste.
Erano presenti quasi tutti i cadidati ad eccezione di Nello Musumeci.
Prima di tentare  di  fare   una sintesi  per  chi  non  ha potuto assistere  in diretta  alla trasmissione  e vuole tenersi informato  sui temi elettorali dibattuti,   non  posso evitare di  esprimere  le mie sensazioni sull’intero  confronto, mi è sembrato innanzitutto diretto  in modo maldestro, la giornalista sembrava più preoccupata dei secondi di sforamento dei tempi  che  ai temi dibattuti per il futuro della Sicilia,  ma tant’è, questa  è divenuta la prassi ormai nell’attuale  società fluida ove tutto passa velocemente  comprese le parole  che si pronunciano magari con poca convinzione  e credo invece  che il compito di una struttura RAI  Regionale  debba essere  ancora più incisiva  nei dibattiti di tal tipo, magari  ospitandoli  nella Sala delle conferenze di Via Strasburgo, alla presenza di folto pubblico e con valenti giornalisti a porre  domande  moderate  dal  Caporedattore.
Nell’attesa di questo interessante momento  che  per conto nostro solleciteremo  via facebook , (quanto è importante e democratico questo strumento!), cercherò  di  inquadrare ogni candidato  con qualche  tema  rimastomi  in memoria e negli  appunti.
Credo che un momento  di ansia  la giornalista l’ha  subita, ad esempio, quando il candidato Di Leo per il Partito rivoluzionario comunista, ha fatto l’appello ai siciliani per aderire  ad una vera rivoluzione sociale  che nascendo dal basso  venga ad ostacolare  con ogni mezzo i poteri forti delle banche  e delle imprese come la Fiat che attaccano i diritti dei lavoratori, per questo, secondo Di Leo,  occorre uscire  da questa società del capitalismo  per ritornare verso l’economia pianificata  già attuata  dai governi sovietici.
Invece secondo Mariano Ferro leader dei Forconi, in Sicilia non accadrà proprio nulla con queste elezioni  e i forconi ritorneranno a battere le strade  come a gennaio  ricercando però delle alleanze  con i giovani  che sono già  costretti  a lasciare questa terra,  l’accordo  col Marocco poi  sancito dalla  UE   contribuisce  ancor più  a  mettere fuori mercato  le arance siciliane,   ultimo tassello di una crisi  molto profonda.
Per Ferro se entrano in crisi l’Agricoltura  e il Turismo  per l’Isola  si aprirà una stagione  di sola emigrazione  pari sola a quella degli anni cinquanta.
Secondo Miccichè, per prevenire  la corruzione della burocrazia regionale occorre spogliarla con una legge dei suoi poteri  sulle autorizzazioni preventive  delle opere  o delle intraprese,  le autorizzazioni  si possono  spostare a posteriori o in itinere in modo da lasciare libero il campo a chi vorrà  intraprendere nell’Isola.
Per il messinese  Cateno De Luca, basta  inserire  in una sola legge all’inizio della legislatura l’azzeramento di tutti i privilegi goduti dalla classe  politica e burocratica siciliana per racimolare risparmi utili a determinare investimenti  in agricoltura e nel turismo, ad  esempio, pensando ad una compagnia  aerea  e  di trasporti navale  per consentire la migliore  movimentazione di  persone e merci  sulle  autostrade del mare  e per favorire il turismo nell’Isola  a bassi prezzi.
Secondo  la Marano i politici  per interpretare i bisogni della gente devono essere  persone del tutto normali e incorruttibili, finora  la politica  si è chiusa  nei palazzi  cercando solo  di difendere   il proprio potere,  trascurando  i problemi reali della gente, a partire  da quello della Fiat di Termini.
Crocetta  dichiara  che occorre applicare le normative europee più avanzate  in Sicilia per risparmiare, ad esempio iniziando  dal   parco auto che si potrebbe  interamente tagliare  potendo usufruire del car sharing  nelle aree  urbane.
Occorre tagliare gli stipendi alti oltre misura, le consulenze  e quant’altro, avendo come riferimento  le Regioni più  virtuose.  Tra le cose  da fare  credo che ricorrerei  a forme inedite  di rappresentanza  della società, ad esempio  pensando  al doppio voto  di genere, per avere  più donne in parlamento  ma anche negli Enti Locali. Per la sanità  mi adopererei per una rivoluzione della dignità della persona  e degli anziani non autosufficienti con l’obiettivo primario di  far seguire  alle cure  ospedaliere  anche  quelle  al domicilio   come prassi  acquisita  dalle ASL.
In ultimo  Sturzo, nipote  di Don Sturzo  fondatore del Partito Popolare,  per lui è  importante unificare tutti i Consigli di Amministrazione  degli Enti Economici della Regione, dall’IRFIS in poi, per  assicurare   un istituto finanziario  che possa aiutare  i giovani  nell’avviamento di micro imprese. < Mi adopererò per la creazione di una Stazione Unica appaltante, per l’applicazione del quoziente familiare  e per   il maggior sostegno alle scuole parificate.>.
NG

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