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martedì 11 settembre 2012

Sicilia. Abbiamo destinato il bilancio regionale agli "sprechi" è ovvio che non ci siano soldi per i "servizi pubblici" e per gli "investimenti"

Venerdì prossimo ricomincerà l’anno scolastico, e già si pone per gli studenti dei centri minori della Sicilia l’interrogativo di come poter raggiungere i rispettivi istituti posti nei centri più grossi.
La Regione Sicilia è allo sfascio, lo sappiamo tutti, e sta pagando col degrado in cui si destreggia la scelta strategica voluta da ignoranti e affaristi uomini politici di dover elargire soldi per fini clientelari piuttosto che per garantire le vere priorità di tutte le comunità evolute del mondo:
-Servizi pubblici,
-Investimenti.
Quale è il problema ?
Dovendo, appunto, per scelta clientelare pagare il personale regionale col 40% in più rispetto agli altri dipendenti pubblici del paese, dovendo pagare i rappresentati di Palazzo dei Normanni con indennità doppie rispetto alle altre regioni, dovendo pagare consulenze inventate (per pianisti etc.) agli amici dei politicanti, dovendo pagare gli usceri del Palazzo a 6.000,oo euro mensili etc. etc. si è  scoperto che non esistono i fondi per rimettere in esercizio le corse delle autolinee utili al trasporto studenti.
I politicanti (ossia i 90 inconcludenti uscenti, che stanno quasi tutti ricandidandosi per altri 5 anni di "inconcludenza") hanno disposto i tagli (non alle loro indennità) ma ai servizi garantiti dall’Ast, in pratica alle numerose corse scolastiche previste nell’orario invernale.
Inoltre le aziende private concessionarie delle altre corse scolastiche non hanno più fondi per anticipare e coprire i costi di questi possibili servizi aggiuntivi.
Aspetto finanziario che sta a monte
La Regione ha ridotto il budget annuale per il trasporto pubblico locale da 222 a 177 milioni di euro, e cosa ancora più “ridicola” non ha emanato nessun atto formale in tal senso. Accadrà pertanto che le aziende private, legate agli obblighi dei vecchi contratti, sono costrette a continuare a percorrere lo stesso numero di chilometri, sapendo che alla fine riceveranno come rimborso una cifra di gran lunga inferiore.
La Regione non paga le fatture delle aziende private dallo scorso mese di aprile e da qui il presidente dell’Anav Sicilia, Antonio Graffagnini ha sottolineato che «il mancato pagamento di cinque mensilità pregresse, pari a 80 milioni di euro, si aggiunge al debito dei Comuni che, non avendo neppure loro ricevuto fondi dalla Regione, non hanno nemmeno loro pagato alle aziende 10 milioni per le linee del trasporto studenti garantite lo scorso anno scolastico. E il dipartimento regionale competente ci ha comunicato che non riceveremo neanche i fondi relativi al prossimo trimestre ottobre-dicembre: un altro danno che per l’intero 2012 somma a circa 134 milioni di euro di mancato incasso.
Con il poco che ci resta nelle scoperture di conto corrente - aggiunge Graffagnini - potremo solo versare altri acconti ai fornitori, agli autisti e per il gasolio. Di più non possiamo fare. Poichè ci sono aziende che per l’80 per cento effettuano servizi scolastici, purtroppo saranno queste le prime a subire le conseguenze di questa crisi
».
In questo quadro drammatico appare quasi ovvio che i duemila lavoratori delle aziende private del trasporto locale non abbiano riscosso gli ultimi stipendi e le quattordicesime mensilità.
La Regione, da parte sua, confermando il taglio già deciso al budget delle autolinee pubbliche e private, non può pagare i mandati correnti prima del prossimo mese di gennaio perché bloccata dai vincoli del Patto di stabilità.
Ovviamente i politicanti regionali scaricano tutto sulpatto di stabilità”.Mai a loro viene da riflettere sulla ovvia verità che la responsabilità del disastro è tutta da addebitare alla loro inettitudine e conseguentemente ai loro sprechi.
 
Eppure, noi che conosciamo i siciliani, sappiamo che tutti i responsabili del disastro della nostra regione, quei 90 o poco meno che si ricandideranno, saranno RIELETTI. Tutti.

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