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venerdì 14 settembre 2012

Precari enti locali. Cosa ha fatto finora il governo regionale ? ha scritto una lettera ai parlamentari eletti in Sicilia

Il 31 dicembre si avvicina irrimediabilmente e la prospettiva dei precari degli enti locali continua ad intravedersi in tutta la sua drammaticità.
In Sicilia siamo in campagna elettorale e tutti, proprio tutti, coloro che non hanno finora saputo risolvere la grave situazione sono candidati a –è doveroso dirlo- nuovamente mal governare l’isola.
Il governo regionale, primo attore assieme con l’Ars, non ha trovato altra soluzione fino ad ora che attivare lo “scaricabarile”. Addita l’incaglio nel “patto di stabilità” e su questa linea di condotta ha invitato con una lettera tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia ad adoperarsi per chiedere “deroghe”, per fare lobby presso il governo nazionale.  Deroghe che come abbiamo rilevato col caso Gesip non è così semplice conseguire, anche perché aprire la borsa per la Sicilia significa stringere la borsa con … la Lombardia. E chi lo dice a Maroni ? oppure stringere in altri comparti della Pubblica Amministrazione. Dove ?
L’AnciSicilia, preoccupata della situazione dirompente che si verrebbe a creare nei servizi dei comuni dopo il 31 dicembre, ha già elaborato un’ipotesi legislativa ritenuta l’unica valida per rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla prosecuzione e alla stabilizzazione del rapporto di lavoro dei precari degli Enti locali, ed è pronta a continuare l’iniziativa di sensibilizzazione e di lotta.
L’Associazione dei comuni siciliani chiede, praticamente,  al governo regionale e al governo nazionale un immediato incontro sia per conoscere quali azioni siano state poste in essere sinora per affrontare e risolvere i problemi, sia per concordare un possibile percorso unitario.
Poca cosa, se finora si è scritta semplicemente una lettera ai parlamentari eletti in Sicilia.
 

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