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martedì 11 settembre 2012

Matteo Renzi. Perchè no ? Se la diagnosi di Ingroia e della gran parte degli italiani è di "cambiare la classe dirigente"

OMENICCHI E QUAQUARAQUA' NON POSSONO GOVERNARE
UN GRANDE PAESE.....
MA PICCOLO E' QUEL POPOLO CHE LO PERMETTE
C’è grande nervosismo nel Pd.  Tutto nasce dal fatto che Bersani era certo di essere l'intoccabile e sicuro candidato  premier.
Non è sfiorato dal dubbio dell'innoportunità, dopo che il suo braccio destro, quel signore di cui la stampa debenedettiana  ha dimenticato la storia, quel certo Filippo Benati, coinvolto in tangenti milionarie ha fatto capite che i segretari di partito si circondano di "marioli".
Ora Bersani è insidiato da Renzi, il Sindaco di Firenze che dice di volere rottamare tutti i vecchi del partito, a partire dal segretario per arrivare ai Bindi, i D’Alema e i Veltroni. Ma ce n’è anche per Beppe Grillo, bersaglio principale di Renzi.
Veltroni i successi maggiori li ha avuti come romanziere, gli auguro tanti romanzi belli per il futuro – ha gridato in questi giorni Matteo Renzi. – Manderei a casa Veltroni, come tutti quelli che hanno fatto più di quindici anni di Parlamento. Credo si possa lasciare spazio ad altre persone”.
Attacchi vengono mossi pure a Beppe Grillo. Anche se…“Ero uno di quelli che andava a vedere i suoi spettacoli e mi sono sempre appassionato – ha ammesso l’esponente del Pd – ma ho visto anche tutti i tratti di incoerenza. Grillo era quello che faceva il testimonial di yogurt e poi è diventato il leader della lotta alle multinazionali, spaccava i computer, che, a suo dire, portavano all’isolamento, ed è diventato il primo blogger. Le sue contraddizioni sono notevolissime“.
Al saccente ma anche inconcludente Massimo  D’Alema, Renzi dice: ”Naturale che stia con Bersani, per la loro vicinanza e amicizia, e anche perché noi un po’ più giovani che stiamo cercando di fare questa rivoluzione alla primarie abbiamo detto fin dalla partenza che, se vinciamo noi, alle persone come D’Alema diciamo grazie ma le mandiamo a casa. Non credo D’Alema porti sfiga, semplicemente le sue occasioni per cambiare l’Italia le ha già avute, se non ci è riuscito che passi mano agli altri. Magari sbaglieremo noi ma sbaglieremo in modo diverso”.
Come si fà a non condividere Renzi ?

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