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venerdì 21 settembre 2012

Le liste pulite di Miccichè

Una tegola in testa a Gianfranco Micciuchè, il candidato a “governatore”  che si sta muovendo in stretta continuità e alleanza col partito di Don Raffaele Lombardo.
Un uomo della cerchia di Miccichè, deputato uscente dell’Assemblea Regionale,  Franco Mineo ha ricevuto un avviso di garanzia per abuso d'ufficio per una vicenda del 2006, quando era assessore comunale, a Palermo, con delega alla Protezione civile.
Mineo, occupandosi allora dell'affidamento a sette associazioni del servizio di vigilanza nei mercati rionali del capoluogo siciliano, avrebbe consentito che le stesse associazioni presentassero un unico progetto fotocopia. Un particolare -questo di svolgere le gare di appalto in Sicilia-  che non è sfuggito a Striscia la notizia, tg satirico di Canale 5.
La polizia giudiziaria indaga e la  Corte dei conti sta adesso addebitando i danni erariali a dieci assessori della giunta  di Diego Cammarata.
Nessun commento arriva da Mineo che preferisce mantenere la linea del silenzio 'in segno di rispetto della magistratura verso cui nutre piena fiducia'. Parla invece il figlio, Andrea Mineo, oggi consigliere comunale a Palermo, che escludendo una possibile sua candidatura alla regione al posto del padre, dichiara che l'abuso d'ufficio è 'un reato discutibile, quasi inesistente.
' Mineo è già sotto processo per un'altra indagine che riguarda l'intestazione fittizia di beni e malversazione. Secondo gli inquirenti, il deputato sarebbe un prestanome di Galatolo, esponente dell'omonima famiglia mafiosa dell'Acquasanta.  Appresa la notizia, si sono riuniti ieri sera i vertici di Grande Sud che decideranno se far ricandidare comunque Franco Mineo nella lista a sostegno di Gianfranco Miccichè.

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