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martedì 4 settembre 2012

Il Patto di Stabilità esiste perchè si facciano le riforme conseguenti, non per chiedere le deroghe

I politicanti scoprono in ritardo il Patto di Stabilità
Esso era già noto ad inizio anno ed occorreva ridurre le indennità, i super-stipendi, le consulenze.
Nell'agosto 2011 Cracolici-Musotto -capigruppo di maggioranza- promisero che al rientro
dalle ferie "avrebbero tagliato".
Hanno tagliato invece il tenore di vita dei siciliani costretti a mantenere troppi parassiti
La vicenda degli “inconcludenti” che governano la Regione (si tratta ancora di uomini PD e MPA, sotto le mentite vesti di tecnici) è argomento che fa ridere tanti e al contempo fa piangere altri per i rischi finanziari delle proprie aziende.
Confindustria-Sicilia incontrerà domani il ministro dell’economia Vittorio Grilli.
L’Ance Sicilia (associazione dei costruttori) ha chiesto di partecipare all’incontro per rappresentare al ministro, assieme all’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, la gravità della situazione.
Nel contempo l’associazione dei costruttori edili, in vista del vertice a Roma, ha lanciato un appello a tutti i parlamentari nazionali eletti nell’Isola affinché sostengano la vertenza finalizzata a scongiurare il default finanziario della Regione che avrebbe gravi conseguenze non solo sull’economia e sulle imprese siciliane, ma anche sulla tenuta dei conti dello Stato. Infatti di questo si tratta: la bancarotta della Regione, dal momento in cui le imprese procedessero ad esecuzioni forzate e al pignoramento delle giacenze in tesoreria.
L’assessore Armao tenta di spiegare ai quattro venti che non esiste un problema di mancanza di risorse in bilancio, anzi è il contrario: il Patto di stabilità impedisce di pagare, pur avendo ingenti finanziamenti disponibili.
Per questo, così come avvenuto l’Emilia Romagna (fondi per la ricostruzione post-sisma), la Regione siciliana chiederà al governo Monti di escludere dal Patto di stabilità i fondi Fas, quelli del trasporto pubblico locale e quelli di Protezione civile per alcune emergenze, quali quelle di Giampilieri e della discarica di Bellolampo, al fine di accrescere impegni di spesa e pagamenti.
“E’ in gioco il futuro dei lavoratori e dell’intero popolo siciliano – ha dichiarato il presidente regionale dell’Ance, Salvo Ferlito – è giunto il momento che i nostri parlamentari nazionali si occupino finalmente e in maniera forte di questi problemi, che onorino il mandato ricevuto dagli elettori”.
Nell’immediato, l’assessore Armao ha lasciato intravedere la possibilità concreta di innalzare gli impegni di spesa e i pagamenti dell’assessorato alle Infrastrutture, al fine di accrescere parzialmente la capacità di saldo di lavori già eseguiti dalle imprese edili.
La domanda resta: "perchè non sono state prese in tempo le misure che ci avrebbero evitato di ritrovarci nel vicolo attuale ?".

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