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giovedì 20 settembre 2012

Elezioni Regionali. Nessuno dei candidati a "governatore" spiega come intenda far uscire la Regione dal disastro finanziario. "A megghiu parola è chidda chi nun si dici"

Alla luce del fatto che i candidati a governatore della Sicilia, non dicono, non spiegano, come intendano affrontare la pesante situzione finanziaria in cui versa Palazzo d'Orleans, è intervenuto con una dichiarazione alla stampa un parlamentare nazionale, Ignazio Messina, ed ha messo il dito sulla piaga:
Pure la Sicilia avrà il suo "Trota"
Abbiamo una Regione con un numero spropositato di dipendenti, dirigenti e consulenti, frutto di una politica totalmente fuori controllo che, come evidenziato anche dal pesantissimo giudizio della Corte dei Conti, ha portato ad un’esposizione complessiva per circa 5 miliardi di debito pubblico creata non per programmare nuovi investimenti ma per mantenere posizioni di potere”.
Secondo Messina, "Il Governo nazionale in tale situazione, ha il preciso dovere di proteggere la Sicilia dal mal governo e dal malaffare, non solo concordando e seguendo da vicino un piano di rientro e di sviluppo per la nostra regione, ma, soprattutto, definendo meccanismi periodici di controllo e di rendicontazione dei progressi conseguiti e favorendo un rinnovo della classe dirigente, a partire dalle imminenti elezioni".

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