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domenica 16 settembre 2012

Elezioni Regionali. I candidati pare vogliano tenersi sul generico - Nessuno9 spiega come uscire dal disastro finanziario che verrà alla luce nel dopo elezione

La campagna elettorale è già avviata. La gente può leggerla  attraverso
-la storia personale di ciascun candidato,
-attraverso la salsa che viene fuori dalle in-opportune alleanze fra partiti,
-attraverso la credibilità o meno dei programmi,
-attraverso i sempre più rari comizi, a cui ormai con i soldi (presumibili) dei contribuenti sono subentrati le mangiate nei ristoranti. Una persona onesta deve sempre interrogarsi quando partecipa a simili banchetti su chi ricadono le spese dei ristoranti.
-attrarverso i messaggi dei manifesti.

Vediamo i tipi di messaggi che vengono fuori dai manifesti che cominciano a vedersi in giro.


"Votate per voi" è il messaggio di Giancarlo Cancellieri, Movimento5Stelle.
Sull'attrazione emotiva non pare che il messaggio sia forte.


"La rivoluzione è già iniziata" è il messaggio di Rosario Crocetta, PD-UDC.
I siciliani non hanno mai amato le rivoluzione, bensì le rivolte. Il dubbio è che
la rivoluzione possa farsi col partito di Totò Cuffaro.
"Rivoluzione Siciliana" è il messaggio di Cateno De Luca. Evocare la rivoluzione
senza dire quale sia l'obiettivo, dove si vogliono
portare i siciliani in armi non pare essere
un buon messaggio.
 
"Libera Sicilia, un'altra politica, un altro futuro" promette il
messaggio di Claudio Fava. Il lettore ovviamente si chiede:
Quale politica ? quale futuro ? L'obiettivo non è
indicato.
"Si può fare!" è il messaggio di Mariano Ferro. Forse si vuole
associare al messaggio che fu quattro anni fà di Obama.
Ai siciliani però non viene detto cosa si può fare.
Eppure Ferro, con i "forconi" avrebbe dovuto mandare un
messaggio all'agricoltura dell'isola.
 
"Le ali alla Sicilia" dice Davide Giacalone, che aggiunge "Cambiare è
possibile, Pensarci è indispensabile". Qui c'è la volontà
di volere andare oltre. Forse lo slogan va bene in
questa fase iniziale della campagna elettorale. I prossimi manifesti
devono però indicare dove la Sicilia deve andare
a posare.
 
 
"Sogno Siciliano" è il messaggio di Gianfranco Miccichè (Grande Sud,
Partito dei Siciliani di Raffaele Lombardo, Fli).  Messaggio di
orgoglio sicilianista. In bocca a chi è stato per decenni
in maggioranza, sia a Roma che in Sicilia, i "sogni" difficilmente
fanno breccia nella gente che vive la crisi.
 
 
"Governare, con onestà" è il messaggio di Nello Musumeci (PDL, La Destra, Pid)
Governare verosimilmente vuole contrapporsi al malgoverno di
Raffaele Lombardo. Il problema è "con onestà". Musumeci pare che lo
sia "onesto" sul piano personale, però le forze che lo sostengono non
passa giorno che non riempiano le pagine dei giornali per la consolidata
"disonestà".
 
"Uomini nuovi per una società di Uguali e Partecipi" - "Il lupo e l'agnello dimoreranno insieme",
sono i messaggi dell'aspirante governatore, avv. Flavia Odoroso. I messaggi sono
di marca cattolica. Per avere presa servirebbe il radicamento sul
territorio.
 
 
"Cambiamo la Sicilia, Scegli il futuro" è lo
slogan di Gaspare Sturzo di Italiani Liberi e Forti.
Il pronipote di Don Sturzo punta sull'avvenire, però
non lascia intravedere su che futuro egli
guardi.
 
Forse tutti i candidati dovrebbero puntare a spiegare perchè essi, e proprio essi, sono i candidati idonei.
Dovrebbero mostrare -nello slogan- quale è la loro dote specifica che intendono mettere a disposizione dei siciliani in vista di obiettivi che devono essere pure se non spiegati almeno lasciati intravedere.
Se manca questa linea di condotta i soldi spesi per i manifesti rischiano di essere sciupati in quanto non colpiscono l'immaginario dell'elettore.
 
 

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