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giovedì 13 settembre 2012

Contessa Entellina. Intitolazione a Padre Puglisi della p.zzetta antistante la farmacia e la vecchia Posta


di Nicola Graffagnini
Giorno 9 Settembre mi è dispiaciuto di non aver preso parte  alla intitolazione della Piazzetta alla memoria di Padre Pino Puglisi.
Questa intitolazione  e la  sistemazione  dello  spazio  con sedili  e  la sua immagine,   mi sembra  un fatto molto positivo  per il  paese, tanto più che  è stata inserita  nel quadro delle festività annuali della Madonna della Favara.
Di fronte alle notizie non belle  che  questa  estate sono venute  dalla borgata  di Brancaccio,. ove il Centro Padre Nostro, un vero  e proprio laboratorio   per la crescita e l’orientamento  delle giovani generazioni   fondato   da Don Puglisi, ha subito un ennesimo attentato, infatti sono state divelti gli infissi   del centro  , queste manifestazioni  in  ricordo del parroco  combattente, ricordato poco tempo fa  anche da un  bel film,  sono  non solo meritorie  ma auspicabili.
Per la verità, leggendo i giornali del  periodo  (23 Agosto ),  sono rimasto positivamente sorpreso dalle parole  tempestive e concrete del Presidente  della Fondazione Sicilia  ( ex Banco di Sicilia )  Prof. Gianni Puglisi, che si è dichiarato  disposto  a   nome della Fondazione   ad acquistare gli infissi e consentire  così  alla Comunità  di proseguire  le sue attività.
Una comunità  che grazie all’opera  di Artale e  di altri volontari storici ha portato avanti  la memoria delle parole  di Padre Puglisi che voleva recuperare la  “sua borgata” partendo  dai ragazzini di strada, anzi dai ragazzi  della “scuola media  mancata”  che qualcuno  non voleva si istituisse.
Mi ricordo che nel 1974, giovane docente al secondo anno di insegnamento,  in preparazione delle prime elezioni scolastiche  nelle scuole elementari di Brancaccio, su delega del Direttore,  avviavo le riunioni preparatorie con i genitori  e la richiesta che  tutti avanzavano  nei Programmi elettorali  era l’istituzione della Scuola Media.
Sappiamo che solo il sacrificio supremo di Padre Puglisi, che si battè come un leone per la scuola media, smosse  i “ muri di gomma” degli Uffici Comunali preposti  e infine  toccò  al Presidente della Repubblica Napolitano, dopo 30 anni  di inaugurare  la Scuola Media di Brancaccio.
 Per questo accanto a questi due simboli di rinascita culturale: la scuola e il centro, lo Stato deve  fare quadrato.
  Questi episodi   - dice il Prof. Gianni Puglisi – sono delle vere minacce  nei confronti  di chi ha ancora  il coraggio di lottare. Sono forme di aggressione di stampo mafioso che vanno punite  in modo esemplare. Mi chiedo come mai le indagini, dal momento che non si tratta del primo episodio , non arrivino mai ad una conclusione….”
Associazioni antimafia, politici ed esponenti del mondo cattolico, hanno invitato Maurizio Artale, presidente del centro a non mollare, ma subito  dopo a causa  delle  elezioni  regionali di Ottobre, telegiornali e  stampa cartacea   si sono  buttati  a corpo morto  … sulle  candidature   a Presidente e  a  deputato regionale    forse  sarebbe il caso  che   i Partiti in Sicilia  … onorassero il ricordo di Padre Pino Puglisi .. e   assumessero  l’impegno   solenne della lotta alla  mafia   e  all’utilizzo  più  celere   dei patrimoni  confiscati ai boss.

NG

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