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lunedì 13 agosto 2012

Finanza pubblica. Il debito pubblico anche sotto le premure dei bocconiani continua a crescere

I media creano personaggi, che probabilmente tali non sono.
Fino a non molto tempo fà sui giornali, sui telegiornali costituiva lesa maesta parlare male di Sergio Chiamparini, sindaco di Torino prima di Piero Fasino.
Costui veniva tratteggiato come il miglior amministratore d'Italia, prossimo a scalare vertici sempre più rilevanti d'Italia, presidenza del consiglio, d'Europa, Commissione.

Da torinese che era, ognuno si faceva l'idea di una persona sobria ed attenta ai conti pubblici. Invece ...

Alla domanda: chi sono gli amministratori più spendaccioni di'Italia ? chiunque risponderebbe sicuramente che i più spreconi sono i sindaci siciliani. Ed invece, no. 
La tabella riportata oggi su La Repubblica fa giustizia.
Su 21 comuni super indebitati ed elencati, la gran parte sono del Nord, con Torino in testa. Pare che Chiamparini, amico di Mantione non badasse a spese nel creare infrastrutture pur di tenere buona mamma Fiat, sempre in procinto di ri-localizzarsi altrove.
Il debito di quel capoluogo piemontese ascende a €. 3 miliardi e mezzo (pari a €. 3.806,oo per ciascun torinese, neonati compresi), di poco inferiore a Milano, che comunque possiede tutt'altra dimensione urbanistica.
Catania, in Sicilia, si piazza come la città più allegra con i conti pubblici, oltre mezzo miliardo di debito (1.564,oo euro per ciascun catanese).

Il debito degli Enti Locali, come è ovvio si aggiunge a quello dello Stato. Proprio oggi la Banca d'Italia ci ha fatto conoscere che la montagna del debito pubblico ormai è prossima a raggiungere i 2.000 miliardi di euro.
La cosa che ci preoccupa parecchio è che il debito, sotto la saggia gestione di Mario Monti, invece di scendere è cresciuto di oltre 70 miliardi (nonostante Imu, nonostante accise sui carburanti, nonostante miliardari tagli alle pensioni)..
Non vorremmmo -fra qualche mese- scoprire che pure Mario Monti è un prodotto dei Media, tutto fumo e poco arrosto.
Egli, per la verità, ci spiega che ci siamo indebitati per mettere a disposizione del "fondo salva stati" alcune decine di miliardi: servono alla salvezza della Grecia.
Auguriamocci che quando i miliardi (a centinaia e centinaia) dovranno servire per l'Italia, ci siano paesi generosi che vorranno indebitarsi per noi.

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