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lunedì 30 luglio 2012

Sanità. Con un emendamento il governo consente la facoltà ai medici di indicare sulla ricetta la marca del farmaco (oltre che il principio attivo)

Il maxiemendamento sulla spending review (quella nazionale: nulla a che fare quindi col "cu veni appressu cunta li pidati" dell'Assemblea siciliana) che domani sara' votato dall'Aula del Senato non cambierebbe la sostanza di quanto gia' stabilito dalla Commissione Bilancio riguardo la stretta sui farmaci griffati.
Rimane l'obbligo per il medico di famiglia di indicare sulla ricetta il principio attivo.
Il testo stabilisce pero' che il medico ha facolta' di indicare sulla ricetta il nome del farmaco giustificando la scelta con una sintetica motivazione scritta.
L'indicazione del medico - si precisa nel testo del maxiemendamento - e' vincolante per il farmacista.
Il medico, recita il disposto modificato nel maxiemendamento del governo, ha ora la "facolta'" di indicare la ragione per la quale prescrive un determinato farmaco oltre al piu' generico principio attivo.

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