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lunedì 30 luglio 2012

Rifiuti Solidi in Sicilia. Si allungano i tempi per chiudere l'epoca Ato

I sindaci della provincia di Palermo, al seguito di Luca Orlando, hanno preso -qualche giorno fa'- posizione contro la Legge Regionale che riforma il sistema degli Ato Rifiuti.
 Al centro della riunione nella sede della Provincia era l’insediamento dei 34 Sindaci eletti nell’ultima tornata elettorale ma soprattutto la questione della riforma del sistema di gestione dei rifiuti varata dalla Regione e che prevede la messa in liquidazione degli attuali Ato e la nascita delle SRR, Società di Regolamentazione del servizio Rifiuti.
Una legge con la tempistica dettata dalla legge e che -a sentire i sindaci-  risulta di difficile applicazione soprattutto in mancanza di chiarimenti su molti aspetti del provvedimento; che contiene  l’obbligo di approvazione da parte dei Consigli Comunali e del Consiglio Provinciale del provvedimento che segna la nascita delle SRR pena il commissariamento da parte della Regione.
I sindaci hanno rivendicato le prerogative degli Enti Locali che -alla luce della normativa regionale- appaiono  meri esecutori di una riforma che però finirà col pesare proprio sulle casse degli Enti Locali e sulle tariffe da applicare ai cittadini.
A sentire i sindaci la legge non prevede stanziamenti certi per la fase di start-up, ne' garanzie per i lavoratori.
Secondo Leoluca Orlando: “Bisogna riappropriarci del nostro ruolo di Amministratori e impedire che un Governo e un Assemblea Regionale ormai a fine mandato ci obblighino a dare vita ad una riforma che peserà interamente sulle spalle dei Comuni e dei cittadini. Per questo c’è bisogno di una presa di posizione unitaria da parte di tutti, al di là dei partiti di appartenenza e al di là delle dimensioni delle nostre città. Una voce unica che parli a nome di tutti i nostri cittadini”.
Nel corso dell'incontro è stato concordato che i Sindaci predisporranno i provvedimenti previsti dalle Legge Regionale e li presenteranno ai Consigli ma contemporaneamente a un Ordine del Giorno nel quale si evidenziano tutte le criticità della legge e si chiede uno slittamento dei tempi di attuazione delle norme.
I Consigli si limiteranno ad approvare l’ordine del giorno e accantoneranno invece la trattazione del provvedimento di creazione delle SRR.

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