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mercoledì 18 luglio 2012

Rifiuti. Gli ultimi giorni dell'era Lombardo vedono al centro dell'impegno l'immondizia


Il Piano rifiuti per la Sicilia ha ottenuto il via libera dal ministero dell’Ambiente e dalla Protezione Civile nazionale e pertanto si vuole adesso procedere verso la costituzione delle dieci Srr, società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, secondo le linee fissate dalla legge regionale 8 aprile 2010 n. 9.
Il governatore Raffaele Lombardo –al centro da ieri di pressioni a dimettersi, senza ulteriormente perdere tempo- ha organizzato due giorni di workshop a inizio settimana per gli amministratori e i funzionari degli Enti territoriali di tutte le province isolane per presentare le procedure per la costituzione delle società di gestione integrata dei rifiuti.
Sul sito dell’assessorato regionale dell’Energia è già possibile visionare e scaricare lo schema di atto deliberativo per la costituzione delle nuove società nonché lo schema di statuto e di atto costitutivo.
Raffaele Lombardo prima della chiusura del suo mandato vorrebbe almeno tagliare il nastro della nuova era.
In occasione del workshop con gli enti locali il governatore ha ricordato che la legge 9/2010 chiude il sistema dei 27 Ato dell’era Cuffaro imponendo ambiti e sub ambiti che non vengono più governati da costosissimi consigli di amministrazione bensì da tre sindaci che non percepiranno alcuna indennità e possono controllare direttamente la gestione. Si dovrebbe evitare la ripetizione della mala gestione degli ambiti che ha creato un debito di circa un miliardo di euro.
Si immagini che nella fase di avvio l’Ato Monreale ereditò dai Comuni 60/65 unità lavorative dai comuni; grazie all’allora gestore, un certo Caputo e poi a qualcun altro, oggi quell’Ato detiene bel oltre 300 lavoratori, in gran parte che stazionano negli uffici; peccato che l'immondizia stazioni fuori dalle pareti degli uffici.
Oggi in Sicilia nel campo dell’impiantistica sono già stati finanziati altri 8 impianti di compostaggio. Quello nei pressi di Contessa Entellina fa bella mostra da anni di essere ultimato ma non utilizzato. L'appalto comunque è stato concluso; in Sicilia infatti contano gli "appalti", non le opere da mettere in uso.
Sul fronte della riscossione Lombardo ha promesso una grande gara con una società specializzata che farà la riscossione della tariffa, e quando si sarà attribuita la riscossione a un grande gruppo la Regione pretenderà un miliardo di euro così da poter girare la somma ai creditori del sistema Ato.
I comuni siciliani avranno tempo fino al prossimo 6 agosto per approvare lo Statuto tipo. Se il limite non dovesse essere rispettato subentrerebbe la Regione col commissariamento che farebbe approvare tutto entro la data limite.

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