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giovedì 14 giugno 2012

Essere "cittadini" implica il dover pagare le tasse; essere politicanti significa essere convinti che far pagare le tasse faccia perdere voti elettorali

Il paese dei disonesti, che additano Equitalia
La situazione della finanza pubblica nazionale, ci viene detto, è ancora allarmante. Nonostante il "salva Italia" con cui Mario Monti ha ulteriormente appesantito la pressione fiscale pare che ormai il nostro paese sia nei giro dei paesi a grave rischio, essendo ormai la Grecia, in via ufficiale, un paese di "levantini", ossia di gente a cui non piace avere regole di vita pubblica condivise, e la Spagna pronta a scoppiare con le sue banche che detengono in cassaforte carta straccia (conseguenza della bolla immobiliare, ossia crediti irriscuotibili).
Eppure in Italia c'è tanta gente, moltissima gente, che evade, che non paga le tasse. Si calcola che ogni anno 126 miliardi vengono sottratti al fisco.
Se tutti pagassimo le tasse non sarebbe stato necessario istituire l'Imu, non sarebbe stato necessario aumentare l'accise sui carburanti, non sarebbe stato necessario portare l'iva al 23% da ottobre prossimo.
Se i greci sono "levantini", noi italiani siamo imbroglioni, disonesti nei confronti di chi fa il proprio dovere.

Nella contabilità del Comune di Contessa Entellina
sono iscritti "residui attivi" consistenti che si ripetono di
anno in anno. E' segno di buona amministrazione ?
I politicanti, comprendendo dai sindaci dei piccolissimi comuni ai parlamentari alla scilipodi, o alla Filippo Penati, o alla Luigi Busi, o alla Bossi, ritengono che far pagare le tasse non arrechi consenso e quindi non produca voti elettorali.
 In effetti sono i politicanti i primi responsabili dell'evasione fiscale italiana.
Nelle città piccole e grandi, sono i sindaci i primi responsabili di chi non paga i tributi dovuti.
Con la L. 248/05, lo Stato ha deciso di devolvere il 30% dell’evasione scoperta dalle amministrazioni comunali a favore di queste. Con successive modifiche (d. lgs. 23/2011 e legge n. 148/2011) tale percentuale è stata portata prima al 50 e poi al 100% di quanto scoperto.
Sindaci bravi, onesti e soprattutto competenti, muniti di senso civico avrebbero dovuto istituire all'interno della struttura burocratica un Nucleo tributario locale finalizzato a snidare quei mascalzoni cittadini che non pagano le imposte nazionali e con l’occasione scoprire magari che non pagano neanche le tasse comunali.
Nessun sindaco in Italia ha istituito tale Nucleo con ciò perdendo l’occasione di portare a casa cospicue entrate, combattendo contemporaneamente l’evasione e quindi il malcostume dei propri "cittadini" che "cittadini" non dovrebbero essere chiamati.
I sindaci, omettendo di cercare gli evasori, sono convinti, "poverini", di conquistare voti, dimenticando che l'evasione dei mascalzoni viene purtroppo pagata dai cittadini onesti.
I veri cittadini dovrebbero, in questa ottica, difendere l’Agenzia delle Entrate, la Guardia di Finanza e tutte le strutture che lottano giorno per giorni per scoprire gli evasori, dai linciaggi stupidi e poco civici di taluni, giornali compresi, che tentano di pescare nel torbido.
Il burrone: a Contessa Entellina chiamato Motra Paula
Tutti i cittadini onesti dovrebbero inoltre difendere anche Equitalia che è il braccio operativo per riscuotere le imposte iscritte nei ruoli, invece di abbandonarsi alle facili esplosioni di ira, non nei confronti dei sindaci che conoscendo il territorio dovrebbero contribuire a snidare quei 126 miliardi evasi annualmente, ma nei confronti di Equitalia o Serit, che fanno il loro dovere.

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