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mercoledì 9 maggio 2012

Palermo. Un quadro amministrativo sconvolto

ELEZIONI AMMINISTRATIVE PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO COMUNAKE DI PALERMO.
Non voglio scrivere del grande successo di Leoluca Orlando; tutti i media hanno abbastanza esaltato questo fatto. A Palermo e' accaduto ben altro: sono scomparsi i grandi partiti. E' sparito il Pdl e non si hanno notizie nemmeno del Pd. 
Se il candidato del Centrosinistra (Ferrandelli) ha ottenuto il 17% dei consensi e quello del Centrodestra (Costa) il 12,5%, ben peggiore e' il dato dei due partiti principali all'interno delle rispettive coalizioni. 1) il Pd (il partito di Bersani) ha raccimolato appena appena il 7,7% dei voti.
2) Il partito alleato del Pd alla Regione, Mpa di Raffaele Lombardo, ha raccimolato appena appena il 7,5%. Fino a qui siamo ai due partiti che sgovernano la Regione Sicilia e notiamo che insieme (nella citta' piu' grande dell'isola) valgono poco piu' del 15%, eppure nessun sussulto di dignita' finora spinge i loro dirigenti a dimettersi dai posti di responsabilita' e scappare via dalla vita pubblica. 
3) Ancora peggio e' andata al partito dell'ex premier Berlusconi, il capo del partito di Scajola, Cosentino, .... Il Pdl a Palermo, la citta' che osannava Berlusconi e lo caricava fino a poco tempo fa' col 60% dei consensi, nella tornata elettorale di domenica scorsa ha ottenuto l'8,3%. Un disfatta che fa capire che ogni 8 elettori della volta scorsa ben sette hanno abbandonato questo ragruppamento.

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