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giovedì 29 marzo 2012

Euro. Si intravedono ancora tempeste

Torna l'ansia sull'euro. Per la verità non pare che sia mai andata via dall'estate 2011. Adesso ad inquietare non e' la penisola mediterranea ellenica, bensì quella iberica, molto più estesa e popolata della prima. E se cade la Spagna noi, noi italiani, siamo già da ritenere affondati prima ancora che qualcuno stenda il certificato di "fine" del paese iberico. La terapia che i tecnici, i nuovi mostri della contemporaneità, propongono e' quella di elevare a €. 1 milione di euro il fondo "salva-stati". La Spagna avrà in effetti a breve bisogno di grossi finanziamenti. A fine settimana a Copenaghen i ministri dell'Economia dell'Unione si incontreranno e dovranno "decidere". Il rischio e' grosso. La Grecia ha già succhiato (o meglio ha posto impegno) su centinaia di miliardi di euro, e con essa hanno pure attinto il Portogallo e l'Irlanda. Come al solito la Germania non e' disponibile per concedere capacita' di prestiti eccedenti i 700 milioni di euro. ...E la Spagna rischia di divenire la seconda penisola mediterranea a grave rischio, con le banche sull'orlo dell'abisso.

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