StatCounter

venerdì 10 febbraio 2012

Le perizie di variante sono vietate da anni, ma ...
La Commissione europea ha interrotto in Sicilia l'erogazione di circa 220 milioni di euro per opere che gravano sul Fers (Fondo europeo di sviluppo regionale).
Raffaele Lombardo -adesso- si agita e finge pure di arrabbiarsi perché vuole capire le ragioni e le responsabilità che hanno portato agli attuali risultati di spesa.
Commedia pirandelliana: come se egli in questi anni post-cuffariani fosse vissuto sulla Luna.
Poi il governatore cerca di consolarsi: non siamo solo noi siciliani ad essere in ritardo nella spesa dei fondi europei, dice ai giornali.
Ma vediamo cosa contesta l’Unione Europea.
Contesta il lievitare dei costi attraverso il ricorso alle perizie di variante. Ossia a quel sistema storico con cui procedono i lavori pubblici in Sicilia sin dall’epoca dei borboni. Si prevede di costruire una strada che costa 100, come negli standard di tutta Europa, e a fine lavori sono serviti invece 800, come capita –appunto- solo in Sicilia.
Il governo Monti ovviamente è intenzionato a sbloccare il “modo siciliano” di operare e soprattutto vuole evitare di incorrere nel rischio che possano perdersi i finanziamenti europei, tanto preziosi per creare occupazione ed innescare i meccanismi di crescita dell’economia.
Rischio difficile da evitare in Sicilia fino a quando un sosia di Mario Monti non si installi a palazzo d’Orleans e non pigli il posto del finto lunatico Raffaele Lombardo.

Nessun commento:

Posta un commento