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sabato 8 ottobre 2011

La trasparenza nella pubblica amministrazione è discrezionale ?

Valutando l'imbarazzo del Sindaco, il quale si è rifiutato di rispondere alle due interrogazioni presentate dall'Opposizione e in discussione venerdì 30 settembre in Consiglio Comunale, troviamo una grande sofferenza pure noi che avremmo voluto raccontare come stavano le cose sulle questioni sollevate.
Quando un uomo pubblico, una istituzione non sa rispondere su ciò che le viene attribuito, a soffrire non sono gli "attori" ma chi vorrebbe sapere e chi vorrebbe capire.
Berlusconi che sta affondando il paese, l'Italia, infatti non soffre: passa da un festino ad Arcore ad un festino nella Dacia di Putin senza mostrare solidarietà a chi sta patendo la crisi.
Sergio Parrino ha trovato nella seduta consiliare più spirito per stigmatizzare (?) il rapporto di amicizia fra i consiglieri dell'Opposizione ed il conduttore di questo Blog, che parole chiarificatrici sulla sua conduzione (lo diciamo per ridere) del Comune.
Nella seduta di Venerdì 30 settembre il Sindaco Parrino avrebbe dovuto rispondere ai quesiti postigli dall’Opposizione su due questioni che sono argomento di discussione fra la cittadinanza: se ne parla infatti, pure, nei bar e negli esercizi commerciali.
Come i lettori ricorderanno (per avere il Blog pubblicato nei giorni passati i testi integrali) le interrogazioni vertevano:
1) Sulla “colletta alimentare” gestita nei locali municipali da oltre un anno e senza che negli atti ufficiali si rinvenga traccia; solo lo scorso primo settembre è venuta fuori una delibera di Giunta il cui contenuto risulta incomprensibile perché i verbi grammaticali passano dal presente all’imperfetto … e al futuro prossimo.
2) Sulla “graduatoria dell’assistenza domiciliare agli anziani” che sarebbe stata formulata per due categorie di cittadini:
a) coloro che hanno beneficiato della visita domiciliare dell’assistente sociale che ha attribuito dei “punteggi”,
b) coloro che non hanno beneficiato della visita domiciliare e che pertanto non si sono ritrovati alcun punteggio suppletivo assegnato dall’assistente sociale. Costoro, o almeno alcuni di loro, ovviamente sono stati superati in graduatoria dai primi (fortunati). Sul servizio gli interroganti chiedono se ci siano state sollecitazioni rivolte ai beneficiari a scegliere la cooperativa a cui far somministrare il servizio.

Vediamo -per oggi- come è stata trattata l'interrogazione sulla graduatoria dell'assistenza agli anziani:
Diciamo subito che il sindaco (che ama definirsi trasparente) non ha risposto in alcun modo ai quesiti precisi che i consiglieri di opposizione gli hanno posto.
Non solo non ha risposto ad alcuna domanda, sul perchè non tutti abbiano ricevuto la visita dell'assistente sociale e sul perchè l'assistente sociale abbia fatto due volte il giro degli stessi anziani  ....." -dichiara uno dei consiglieri-, “le uniche risposte che il sindaco ha formulato sono state che lui non si occupa del servizio e non sa come funziona, come se non fosse comunque sua responsabilità politica”.
A sentire queste parole a noi cittadini, a noi contribuenti, a noi elettori, arriva un colpo alla coscienza civica, al Sindaco invece arriva il timore, la paura, di "nascondersi" dall'operato dell'Ente che gestisce o dovrebbe gestire, riteniamo noi.
Ci viene da pensare:
Rispondere ai quesiti contenuti nell’interrogazione era cosa oggettivamente difficile per il sindaco ?
I dubbi sollevati dall'Opposizione erano o no smontabili ?

Il Sindaco non ha chiarito nessuna delle perplessità su come si sia arrivata alla formulazione della "graduatoria"; ha iniziato a leggere una relazione degli Uffici Municipali sul servizio sociale in discussione e dalle prime righe si è potuto evincere che il servizio è aperto a tutti (?) e che i consiglieri (interroganti) avrebbero voluto favorire i parenti ed erano spinti nel presentare l'interrogazione da interessi personali.
Come se chiedere su come si perviene alla formulazione di una graduatoria implica ...conflitto di interesse.
A questo punto il primo firmatario dell’interrogazione -Giusy Cannizzaro- ha chiesto di rileggere quanto uscito dalla bocca del sindaco e di allegare la relazione dell'Ufficio al verbale della seduta per poter prendere successivamente i dovuti provvedimenti.
Il sindaco dapprima ha iniziato a cancellare con la penna quanto prima letto, poi ha proseguito nella lettura senza aprire bocca, solo per sua cognizione, il seguito (ndr. forse non l'aveva letto prima della seduta ?).
Ad un certo punto dinnanzi ai presenti, consiglieri e pubblico, ha preferito distruggere il foglio in mille pezzetti (e non è mancato fra i presenti chi ha temuto che potesse inghiottirsi i pezzetti di carta).
Chiarimenti sul perché del doppio punteggio per alcuni e sulla mancata visita dell’assistente sociale per altri: NULLA !
Cosa sono state calpestate ?
-la coscienza democratica dei contessioti di conoscere come si lavora in Municipio;
-le decine di leggi sulla "trasparenza" su quanto attiene l'attività della pubblica amministrazione;
-la dignità dei consiglieri comunali, rappresentanti del corpo elettorale, di disporre degli elementi utili nella loro attività politico-amministrativa, nonchè il regolamento che impone al sindaco di rispondere alle "interrogazioni consiliari".

P.s.
-Quanto ci piacerebbe che il sindaco ci inviasse una sua "lettura" su quanto da noi descritto, per smentire, correggere, precisare, e dare il suo punto di vista.

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