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giovedì 22 settembre 2011

La nostra cultura, la nostra visione del mondo, da 2.500 anni è sempre stata occidentale. Fino a quando ... ancora ?

Nelle settimane scorse il mondo ha appreso che la Cina è il più grosso finanziatore dell'immenso debito pubblico degli Stati Uniti d'America (1.000 miliardi di dollari; ripetiamo 1.000 miliardi di dollari).
Molto più modestamente noi italiani, attraverso le discrete iniziative del Ministero del Tesoro, stiamo tentando di convincere la Cina a comprare un pò dei nostri discreditati B.P.T.
Un paese che finanzia l'Occidente, quindi.
Un paese che finanziando, inevitabilmente, condiziona.

La Cina !
Un libro appena uscito (“Eclipse”, di Arvind Subramanian, professore in uno dei più prestigiosi istituti americani di economia internazionale) spiega che nel 2030 (fra una ventina di anni) il prodotto nazionale lordo (il pil) cinese sarà il primo del mondo (23 per cento di quello mondiale, contro il 12 per cento degli Stati Uniti) e che la Cina avrà un indice di “dominio economico” del 18 per cento (contro il 10,1 degli Stati Uniti).
L’Europa ci sarà? O sarà composta da piccoli, irrilevanti Paesi a rimorchio dei grandi? 
E' probabile che l'Europa esisterà come entità geografica ma non politica e si ostenterà sulla scena mondiale come quei nobili decaduti per il cieco egoismo, per il provinciale populismo alla berlusca, per la mancanza di “vision” dei suoi dirigenti politici.

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