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mercoledì 7 settembre 2011

La "casta dei politicanti" si tutela. E' gente che non sa dove abita la dignità

I politicanti italiani hanno varato al Senato la manovra come emendata dal governo.
A votarla dovevano essere i "politicanti", ossia la massa senza dignità dei "nominati".
Essendo essi i protagonisti di tagli alle spese e di nuove tasse agli italiani cosa c'era da aspettarsi dai "nominati" privi di dignità ?
E' ovvio: tagli più leggeri delle indennità parlamentari.
Ed infatti è venuta fuori che per chi percepisce anche un reddito da attività lavorativa, non si procede come stava scritto sulla manovra approvata il 12 agosto, ossia una decurtazione dell’indennità pari al 50%, bensì come è stato scritto  nel maxiemendamento: “la riduzione dell’indennità parlamentare si applica in misura del 20% per la parte eccedente i 90.000 euro e in misura del 40% per la parte eccedente i 150.000 euro”.
In Sicilia si dice: "chi ha il miele in mano si lecca".

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