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martedì 6 settembre 2011

Il mio paese: la festa

   Come ormai avviene da alcuni anni in quà, nei primi giorni di settembre è iniziata -a Contessa Entellina- la festività religiosa della "Natività di Maria" che culminerà nella giornata dell'8 Settembre.
   Sono spinto a scrivere che è iniziata la festività un pò per abitudine ed un pò per nostalgia; in verità per le vie del paese non noto che pochi segni di quella che -tempo fà- era la principale festa del paese.
   La mattina chi ha il sonno leggero alle 5,oo-5,30 può ascoltare il rullio di un tamburo che nello spazio di mezz'ora/tre quarti d'ora percorre l'intero centro abitato. Ieri sera (cinque settembre) in piazza c'è stata la rappresentazione di una commedia, ma la cosa si svolge con compagnie teatrali differenti e contesti variati anche  questa sera. Se si è attenti, può capitare pure di scorgere qualche lampada in più lungo le permanentemente buie strade del  paese.
  Tutto qui !
  E' una fortuna sapere, ricordarsi, che questo è il periodo della festa, contrariamente non si percepirebbe nessun segno esteriore oltre quelli ricordati. Il clima umano del paese è infatti quello di sempre: strade deserte, macchine e motori rumorosi che rompono il troppo denso silenzio paesano e il sempre gradevole cinquettio dei passeri che si protrae fino a serata inoltrata ed anche fino all'inizio della notte.
  I pochi gruppi di persone -che agli angoli delle strade si incontrano mentre sostano- raccontano le ultime sui "farabuti" rifacendosi al famoso (famoso per chi è del luogo, ovviamente) discorso di quella ....  domenica e sui "martiri" di quest'ultima domenica; questi ultimi (i martiri) sono stati rievocati dall'ultimo fanatico anti-religioso che l'ha voluta sparare grossa all'interno di una chiesa per trovare uditorio che l'applaudisse.  Sì,  perchè da noi da qualche tempo le chiese servono per applausi continui indirizzati al gurù del microfono, che poi (gli applausi) li ri-distribuisce a chi fa il compleanno o l'onomastico e ai propri amici, amici per la pelle si intende, che, è ovvio, ri-elevano -al gurù- le lodi per avere condotto la "lotta".
Di che lotta si tratta ? Ma è ovvio ! la lotta ai "cattolici della parrocchia vicina" o ai "farabuti". La lotta che suscita tanti applausi in chiesa è l'odierna versione delle antiche "crociate" agli infedeli.
  Se questi personaggi dovessero venire a mancare nel nostro paesino (taluni dicono infatti scherzando di volerci lasciare) c'è il grave rischio che la monotonia paesana si impadronisca di noi ancor più di quanto non accada oggi.
  Ad un mio amico è venuta in mente l'idea di contattare Sotir Ferrara perchè riconsideri l'idea di volerci privare di certi "gurù". Il Blog, per esempio, non saprebbe a chi ispirarsi per superare la monotonia dei lunghi silenzi paesani, infatti.
  La festa, stavamo scrivendo infatti della festa, culminerà nel pontificale della giornata dell'8 settembre e poi nella processione della serata.
  Pochi si interesseranno della "Natività" di Maria, ma molti sullo sfondo ora disegnato aggiungeranno all'infinità storia paesana le ultime narrazioni sui farabuti e sui martiri durante questi due riti: pontificale e processione.
  Le risate sono assicurate.
  Il prossimo anno si ripartirà da questi ultimi aggiornamenti.
  Ovviamente tutti costoro che si intratterranno sui "farabuti" e sui "martiri per gli applausi" hanno seguito corsi professionali sul modo in cui si batte il petto in chiesa. E' un vero piacere osservarli mentre recitano la parte dei fedeli !
  E' bello vivere nel mio paese, è bello vivere il mio paese. 

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