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martedì 30 agosto 2011

La Cgil non ci sta a far pagare la crisi solo alle fasce più deboli della società

Le scelte del governo sulla "manovra" sono state come era inevitabile ad opera di una maggioranza di centro-destra tutte a scapito delle fasce più deboli della società.
Lasciano sconcertati i commenti, le riflessioni ed i risultati per eliminare l'unica imposizione che gravava a carico di "chi più ha, più deve pagare".
Berlusconi ed i suoi hanno levato l'unico "addebito" che avevano posto a carico di chi guadagna più di €. 90.000,oo.
Gli italiani che nella stragrande maggioranza €. 90.000,oo annui possono soltanto sognarli pagheranno, quindi, per intero gli oneri di una crisi le cui origini, almeno in Italia, è frutto dei cattivi governi che finora hanno finto di ignorare che creare "debito pubblico" fosse un elemento ininfluente per il sistema economico-sociale.
Come è noto tre anni fà il Veltrusconismo ha spazzato via (con un intervento sulla legge elettorale) dal Parlamento la Sinistra.
La CGIL è oggi l'unica organizzazione di peso a Sinistra che può far arrivare ai "poveracci della casta e delle caste" la sua voce per dire che la finiscano.

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