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martedì 16 agosto 2011

Italia assurda. Sull'emergenza economico-finanziaria si vorrebbero fare riforme istituzionali che da sessant'anni non è stato possibile affrontare

Sono 1.700 in tutt'Italia i comuni da accorpare perché non raggiungono i mille abitanti ciascuno,
In Sicilia sono 31 i paesini a rischio.
Questo è l’elenco:
Alì, Antillo, Basicò, Bompensiere, Campofelice di Fitalia, Casalvecchio Siculo, Cassaro, Comitini, Condrò, Floresta, Forza d'Agrò, Frazzanò, Gallodoro, Leni, Limina, Malfa, Malvagna, Mandanici, Moio Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Motta d'Affermo, Reitano, Roccafiorita, Roccella Valdemone, Santa Cristina Gela, Santa Marina Salina, Scillato, Sclafani Bagni, Sperlinga, Tripi.
Nella nostra isola per poter dare attuazione alle indicazioni “di tipo prettamente economico-finanziaria” del governo e, dopo, del Parlamento servirà una iniziativa dell’Assemblea Regionale Siciliana in quanto la materia sull’ordinamento degli enti locali è di esclusiva competenza dell’Ars.
Come abbiamo già riportato sul Blog per i comuni compresi fra 1.000 e 3.000 abitanti è previsto (nella manovra) un forte dimagrimento dei propri organi: la giunta con due soli assessori ed il consiglio con solo cinque componenti.

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