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lunedì 29 agosto 2011

I questori dell'Assemblea Regionale valuteranno se è il caso che i "parlamentari" scendano a terra dal paradiso dei privilegi

Oggi, lunedì, sul tavolo del collegio dei questori dell’Assemblea Regionale è arrivata una relazione curata dagli Uffici interni contenente le misure per ridurre i costi del “Palazzo dei Normanni”.
Le grandi voci della relazione sono:
-Riduzione dell’indennità assembleare,
-stretta sui servizi,
-consulenze e spese di viaggio,
-soppressione di alcuni benefit,
-diminuzione del numero dei deputati (oggi 90).
La relazione, dopo, il 6 settembre sarà all'ordine del giorno della riunione del Consiglio di presidenza dell'Assemblea regionale siciliana.
Dopo l'abolizione del bonus per le spese funerarie dei deputati potrebbe essere cancellato il ticket di 9 euro concesso anche agli ex-deputati che possono utilizzarlo come vitalizio per pranzare alla buvette di palazzo dei Normanni.
Dopo i tagli per 37 milioni di euro in tre anni, deliberati dalla presidenza prima della pausa estiva, l'Assemblea si prepara a varare una ulteriore sforbiciata in coincidenza con la visita a Palermo, l'8-9 settembre, del capo dello Stato, Napolitano, che più volte ha richiamato la classe politica al senso di responsabilità. Ma di sforbiciata si tratta; nessun organismo si è mai "privato" liberamente da se stesso di nulla. Polvere agli occhi dei contribuenti, insomma.
Per quanto riguarda le indennità, la busta paga del deputato potrebbe essere alleggerita del 50% in linea con quanto previsto dalla manovra del ministro Tremonti, solamente nel caso in cui un parlamentare che svolge attività lavorativa percepisca un reddito superiore al 15% della stessa indennità.
Probabile, inoltre, che venga ripescato il disegno di legge che prevede la riduzione del numero dei parlamentari.
Il testo, bocciato per tre volte in Aula e in commissione Affari istituzionali, indica il passaggio da novanta a settanta deputati, venti in più di quanto previsto dalla manovra Tremonti.
Per il deputato questore Gucciardi (Pd), «la manovra non basta per ridurre i deputati, occorre che l'Ars vari la legge-voto con la successiva doppia lettura in Parlamento per modificare lo statuto autonomista della Sicilia: comunque, l'intervento va fatto, dobbiamo dare l'esempi, potremmo ridurre il numero a 60 o 50».
Assieme ai funzionari, il Collegio dei questori farà comunque nei prossimi giorni una ricognizione voce per voce sulle spese dell'Ars per capire dove potere intervenire. Alla fine scopriranno di avere poco da tagliare:
i commessi continueranno a guadagnare migliaia e migliaia di euro al mese, i funzionari navigheranno sui ventimila euro al mese ed i 90 deputati .... come sempre. Ci è stato spiegato che sono diritti acquisiti: come si fa a dare al "commesso" lo stipendio del fattorino ? come si fa a far lavorare il "commesso" ?
Gucciardi ha comunque le idee chiare: «Bisogna intervenire quasi su tutto e ogni taglio, anche quello che potrebbe sembrare minimo, rappresenta una segnale, assicurando, ovviamente, l'organizzazione dell'attività parlamentare».
Il problema vero di quel palazzo, Palazzo dei Normanni, non sono i tagli più o meno cospicui: è la credibilità degli occupanti che non esiste ! non esiste da qualche tempo !

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