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giovedì 25 agosto 2011

Da noi le leggi non vengono fatte tenendo di mira l'obiettivo da perseguire (p.e. l'igiene pubblica) ma ingolfando di inutili adempimenti le aziende

Il clientelismo, la corruzione, il malaffare della pubblica amministrazione (che la Corte dei Conti quantifica in 60 miliardi annui) da cosa discende ?
Dalle leggi malfatte, o meglio dalle leggi che danno filo alla mente contorta di tanti funzionari corrotti.
In Italia esiste un regolamento igienico-sanitario che stabilisce che in un ristorante:
1)  le materie prime devono entrare da una porta che immette nella dispensa, poi il cibo arriva in cucina e ne esce nei piatti da una seconda porta.
2) Poi quando i piatti rientrano in cucina per essere lavati non possono passare dalla porta attraverso la quale sono usciti dalla cucina, né dalla porta dalla quale sono entrate le materie prime: devono fare un altro percorso.
Mai nessuno ha sofferto di malattie, contaggi ed altro provocate dal fatto che un piatto di spaghetti sia passato da una porta attraverso la quale era prima transitato un piatto dove qualcuno aveva mangiato. Eppure migliaia di ristoranti, in Italia, sono stati costretti a sfondare muri, costruire corridoi eccetera per ubbidire a questa disposizione. Migliaia di euro destinati a soddisfare un regolamento che non mira a salvaguardare la salute di nessuno ma a soddisfare il capriccio e la schizofrenia di chi lo ha scritto.
Di contro, parlando di igiene, in Italia non c’è nessun reale controllo sulla qualità dei cibi che vengono serviti (bisogna aspettare che i Nas si muovano sulla base della segnalazione di qualcuno).
In Italia -nei ristoranti- si  può cucinare cibo spazzatura liberamente, mettendo magari le dita nel naso…
L'importante è che i piatti da servire e quelli da lavare seguano percorsi che rispettino la schizzofrenia del funzionario che ha scritto uno sconclusionato regolamento che con l'igine e la salute ha poco da spartire.

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