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martedì 23 agosto 2011

Belmonte Mezzagno. Si dimette il sindaco dopo che l'Ufficio Tecnico è stato azzerato in base alla normativa antimafia dal Prefetto di Palermo

Il sindaco di Belmonte Mezzagno (Pa) Saverio Barrale, si e' dimesso ieri in consiglio comunale dopo lo scioglimento dei vertici dell'ufficio tecnico disposto dal Viminale in base alle norme antimafia, ed ha inviato una lettera al ministro degli Interni Roberto Maroni difendendo l'operato della propria amministrazione.
Saverio Barrale è zio del ministro per le Politiche agricole, nonché leader del movimento politico Pid, Saverio Romano.
L’ex primo cittadino contesta la relazione dell'ex prefetto di Palermo Giuseppe Caruso inviata al Viminale in cui si parla di "irregolarità nella gestione dell'ufficio tecnico comunale".
Lo stesso prefetto Caruso, nei mesi scorsi, aveva proposto lo scioglimento del Consiglio comunale della cittadina del palermitano per infiltrazioni mafiose. Il ministro Maroni accolse la proposta del prefetto di Palermo, ma sulla questione si discusse in Consiglio dei ministri, dove si sancì che l’infiltrazione mafiosa non sussisteva.
Nell’occasione il ministro Saverio Romano non partecipò al voto in Consiglio dei Ministri.

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